I migliori tool per riconoscere i contenuti generati dall'AI

[mer 4 dicembre 2024]

Prodotti dell'AI sul web: gli strumenti che permettono d'identificarli



Il web ne è pervaso. Ormai è diventato tutto talmente tanto invadente che discernere il vero dall'artificiale è impresa ardua. E' difficile, sì, i contenuti sono così ben realizzati, così credibili e convinceti che distingurli è sempre più complesso. Proprio per questo stanno spolando in rete alcuni strumenti che ci permettono di smascherare tutti quei prodotti editoriali, fotogafici, video o musicali che non sono opera dell'uomo ma dell'intelligenza artificiale.

Utile? Certo, ma qui non ne facciamo solo un discorso di opportunità, ma piuttosto di veridicità, di onestà intellettuale, perché è giusto che il discrimine sia netto e che l'utente abbia chiaro in mente e davanti agli occhi che ciò che sta leggendo, ascoltando o vedendo è artificioso. 

Naviga fino a 1 Giga a soli 12,90 euro al mese con FibeRevolution

Detto ciò, non vogliamo certo demonzzare l'AI e tutto ciò che anche di buono può aiutare a fare, snellendo processi, semplificando attività altrimenti eccessivamente macchinose, ma è giusto che il vero dal "falso", e per falso intendiamo il non realizzato dalla mente umana, sia riconsocibile, sia distinguibile. E' sempre bene sapere quando ci si trova di fronte a un fake sia esso informativo o finto per la sua stessa genesi. 

Tanto quanto si sono diffusi i contenuti creati dall'AI, così sono proliferati tutti quegli strumenti che possono aiutarci a sollevare ogni dubbio, svelandoci, anche in modo abbastanza semplice e immediato, se quel determinato prodotto visivo, audiovisivo, audio o testuale è frutto dell'intervento spesso unico dell'AI. Quattro sono le categorie di contenuti che più di altri sono interessate da questo genere d'intevento: immagini, testo, audio e video. Vediamo come fare per analizzarli.

Immagini manipolate o generate con l'AI

Molte piattaforme hanno ideato dei filtri che permettono d'individuare subito un’immagine generata con l’AI. Per esempio, Meta ha introdotto su Facebook la nuova funzione Etichette che segnala all'utente quando foto e immagini sono state generate o manipolate con l’AI. Se, invece, l'immagine risulta così realistica da mettere seriamente in crisi l'osservatore, si può ricorrere ad alcuni trucchetti, come far caso ai dettagli. Le mani o i denti sono due elementi che nel caso di immagini generate dall'AI possono risultare poco aderenti alla realtà.

Uno strumento davvero molto utile allo scopo si chiama Wasitai e può essere usato gratutiamente e senza limiti. Dopo aver caricato l'immagine sul sito (fino a un massimo di 8MB) il tool inizia subito la sua analisi. Bastano solo pochi secondi per sapere se la foto o l'immagine è stata generata artificialmente. Si può anche procedere con la verifica incollando un link e cliccando su Check

Testi manipolati o generati con l'AI

Oltre alle immagini una buona percentuale di testi che scoviamo oggi online potrebbe essere stata redatta utilizzando strumenti come Gemini di Google, Chat GPT di Open AI o Copilot di Microsoft: massima resa (forse) e minima spesa. Capire se il testo che stiamo leggendo è frutto dell'intervento dell'AI non è affatto semplice e per riuscire nell'indagine puoi venirci in aiuto NoPlagio, un software nato come amico del copyright, ma che si forgia anche di un'opzione: Detector IA,.

Questo strumento serve a scandagliare la prosa e capire se al suo interno c'è lo zampino dell'intelligenza artificiale. Tutto grazie agli algoritimi istruiti per distinguere l'opera dell'uomo da quella della macchina. Per utilizzare NoPlagio è necessario creare il proprio account sul sito così da poter iniziare la propria attività di detective. 

Audio o video manipolati o generati con l'AI

Veniamo ai video e agli audio (stanno imperversando brani musicali realizzati e performati interamente dall'AI con musicisti e cantanti virutali). Spesso questo tipo di contenuti si rivelano ancora più ostici e sono così riusciti da risultare davvero indistinguibili rispetto al reale per gli utenti. Il fake, però, nasconde sempre qualche magagna, bisogna solo sapere cosa cercare. In questo caso alcuni dettagli fanno la differenza. Spesso nei video generati dall'AI i movimenti risultano poco fluidi, le voci metalliche, le espressioni non propriamente umane. 

Può anche venirci in aiuto un tool che si chiama DeepFake Detector capace di smascherare un contenuto audio e video frutto dell'AI con una percentuale di affidabilità altissima che supera il 90%. Il tool è gratuito solo in parte: se si vuole accedere a più funzioni è necessario abbonarsi con piani a partire da 16,80 dollari al mese.

L'AI ha i giorni contati? Certo che no, ma sicuramente il suo uso deve acquisire maggiore consapevolezza e chi fruisce di questi contenuti ha il diritto di sapere esattamente cosa ha davanti. E ora sappiamo come fare.

La Redazione


Il più venduto

FiberEvolution
Full

Per i primi 6 mesi

Fibra fino a 1 Gigabit/s

Modem Evoluto Fritz!Box 7530 AX

Chiamate Illimitate


fritzbox 7530