Come esportare le playlist di Spotify su altri servizi
[gio 31 luglio 2025]
Qualche utile suggerimento per lasciare senza rimpianti Spotify trasferendo le proprie playlist
Mettiti comodo e ascolta!
Dopo aver trascorso giorni, forse settimane, a comporre la playlist dei tuoi brani preferiti. Dopo aver scelto, canzone dopo canzone, quella perfetta e capace di rispecchiare ogni tuo singolo stato d'animo. Dopo aver cercato, trovato, ordinato ogni traccia, ecco sorgere un dubbio: "E se decidessi di abbandonare Spotify per approdare verso altre piattaforme, che cosa ne sarebbe della tanto preziosa playlist?". Interrogativo lecito, ma che non deve far allarmare più del dovuto.
Trasferire la tua amata playlist da Spotify verso altri servizi non solo è possibile, ma è anche piuttosto semplice e noi siamo qui per darti tutte le specifiche del caso e per aiutarti a raggiungere il risultato sperato in maniera veloce e indole. Il processo di trasferimento, in genere, funziona così:
Accedi ai tuoi account: colleghi Spotify e la piattaforma di destinazione (ad esempio Apple Music);
Scegli le playlist: selezioni quelle che vuoi trasferire;
Avvia il trasferimento: l’app copierà i brani uno per uno, abbinandoli nel nuovo servizio.
Ma come avviene tutto ciò? Siamo qui per scoprirlo, ma prima d'iniziare, un piccolo passo indietro. Onde evitare spiacevoli sorprese o che qualcosa nel processo non vada come sperato, è sempre bene tenere a mente questi piccoli accorgimenti preliminari al trasferimento dei tuo brani del cuore:
Controlla la compatibilità: non tutti i servizi gestiscono le stesse versioni dei brani (remix, live, ecc.).
Verifica la privacy: autorizza solo strumenti affidabili e revoca gli accessi quando hai finito.
Fai un backup: se possibile, scarica un elenco dei brani prima di migrare, così non rischi di perderli.
Fatto questo, possiamo procedere più sereni, iniziando col dire che il trasferimento di una playlist consta di due fasi distinte: l’esportazione della playlist e la sua successiva importazione sulla nuova piattaforma. Ora veniamo a noi e scopriamo quale è la via, anzi le vie da seguire, nel caso la nostra fuga da Spotify verso altri, come Apple Music oAmazon Music, sia ormai assodata.
Il primo passo da compiere è, appunto, l'esportazione dei brani da Spotify. Per farlo puoi scegliere se affidarti alle tue comprovate capacità da "smanettone" o affidarti alla velocità di strumenti online di terze parti progettati proprio per questo.
Nel primo caso, puoi esportare le playlist in un file CSV, elenchi testuali ordinati, che alla singola canzone associano altri campi quali l’autore, l’anno di pubblicazione, il genere musicale, la label e il distributore digitale di riferimento. L'esportazione così concepita può essere fatta attraverso servizi come Exportify. Certo, la soddisfazione è massima ma la realizzazione molto lunga e con ampi margini di errore.
Nel secondo caso, se sei tra quegli utenti che non vuole cimentarsi in chissà quale peripezia digitale, ma preferisce la massima resa con il minimo sforzo, ecco gli strumenti più popolari che fanno al caso tuo:
Soundiiz: funziona via web e supporta tantissime piattaforme, tra cui Spotify, Apple Music, YouTube Music, Tidal, Deezer e Amazon Music. Puoi trasferire intere playlist gratuitamente (con qualche limitazione), mentre la versione Premium aggiunge funzioni avanzate come la sincronizzazione automatica;
TuneMyMusic: anche questo è un servizio online facile da usare. Basta collegare gli account dei due servizi, selezionare la playlist e avviare il trasferimento. La versione free permette di migrare fino a 500 brani alla volta;
FreeYourMusic: è un’app per Windows, macOS, iOS e Android. Ha un’interfaccia semplice e la possibilità di spostare un numero illimitato di brani nella versione a pagamento.
Dire quale tra questi sia effettivamente il servizio migliore non è facile, perché moto dipende dalle reali singole esigenze, ma senza dubbio queste soluzioni sono tutte e tre ottime per trasferire una playlist da Spotify e portare la colonna sonora della tua vita dove vuoi tu senza perdere neanche una nota.