Su Spotify arrivano le playlist generate dall'AI

[ven 12 aprile 2024]

Spotify e AI insieme per la creazione di sequenze di brani personalizzate



Pervasiva, invasiva e dilagante. Potremmo utilizzare, senza rischiare in alcun modo di sembrare esagerati, questi tre attributi per definire l'azione dell'intelligenza artificiale e il suo ingresso a gamba tesa negli ambiti più disparati della vita di ognuno di noi. L'AI è ormai presente un po' ovunque, dal lavoro allo svago, accompagnando, migliorando, forse, e innovando anche le azioni quotidiane. Ed è proprio sull'intrattenimento che ci vogliamo soffermare, in particolar modo, su Spotify, la piattaforma di streaming audio più utilizzata al mondo, che vuole puntare sull'intelligenza artificiale per migliorare l'esperienza degli utenti. 

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La novità, su cui la piattaforma sta lavorando e che è già pronta nella versione beta, riguarda la possibilità di generare playlist grazie all'intervento proprio dell'intelligenza artificiale. Il nuovo strumento, per il momento disponibile solo per gli abbonati al servizio Spotify Premium versione mobile in Australia e nel Regno Unito, permetterà la creazione di playlist a partire dai gusti e dalle inclinazioni degli utenti. Ma come? L'algoritmo, basato sull'AI, prenderà ispirazione dagli ascolti effettuati dagli utenti per iintercettarne le propensioni musicali e rispondere con elenchi di brani ad hoc o suggerendone di nuovi sulla stressa linea.

Come funziona il nuovo AI Playlist di Spotify

Innanzitutto, ti diciamo dove si troverà, quando verrà rilasciato anche in Italia, il nuovo strumento AI Playlist: sarà collocato all'interno della sezione Libreria di Spotify. Ecco come utilizzarlo:

  • Fai clic sul tasto [+];
  • Crea una nuova playlist grazie all'aiuto dell’intelligenza artificiale;
  • Digita un input, un prompt testuale, per indirizzare l'AI su cosa desideri ascoltare, suggerendo, magari, in quale situazione ti trovi, quale obiettivo vuoi raggiungere e l'atmosfera in cui ameresti trovarti;
  • Generata la playlist, l'utente, ovviamente, non viene relegato a semplice ascoltatore passivo, ma può apportare tutte le modifiche che gli vengono in mente, fornendo nuovi suggerimenti a AI Playlist o chiedendo che vengano rimosse tracce che non gli piacciono;
  • Rivista, completata e limata, la playlist può essere salvata sui propri contenuti cliccando sul pulsante Crea;

Ogni playlist potrà contenere al massimo 30 brani, alcuni derivati da ascolti precedenti dell'utente su Spotify che possono aver influenzato l'AI nella composizione dell'elenco, e altre canzoni, invece, mai sentite prima, ma frutto d'intuizione dell'algoritmo. Inoltre, chi ha già potuto sperimentare la funzione in anteprima, si è detto molto soddisfatto del risultato per l’accuratezza, la pertinenza delle scelte con le richieste degli utenti e la velocità di composizione delle singole playlist.  

AI Playlist rappresenta, dopo la funzione DJ, la seconda incursione del colosso svedese nel mondo dell'intelligenza artificiale. E, visto l'apprezzamento mostrato dagli utenti che hanno testao il tool, non sarà certo l'ultima. 

La Redazione


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