Google ha un nuovo avversario: Perplexity AI

[mar 1 aprile 2025]

Motore di ricerca conversazionale, Perplexity AI darà filo da torcere a Google



Mettiti comodo e ascolta!

 

Quattro miliardi di utenti mensili provenienti da oltre 100 paesi nel mondo. Questi sono i numeri di Google. Un traguardo da capogiro che dovrebbe far dormire sonni tranquilli al colosso di Mountain View. Ma, nonostante i risultati incontrovertibili e lo straordinario successo, c'è un nuovo arrivato, nel settore dell'intelligenza artificiale applicata alla ricerca sul web, che potrebbe disturbare il riposo del gigante.
 
Ci riferiamo a Perplexity AI, il motore di ricerca conversazionale che, secondo la notizia rilanciata da Bloomberg, potrebbe addirittura soppiantare Big G. 
 

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Per amore di verità, dobbiamo dire che, se Google conta miliardi di utenti, quelli che utilizzano il nuovo strumento, al momento, si attestano sui 15 milioni, un'inezia. Ma la strada è tracciata e, se si tiene conto del fatto che le abitudini degli utilizzatori di internet e del web stanno cambiando, influenzate dall'avvento in modo davvero massiccio dell'intelligenza artificiale, anche se è azzardato parlare di soprasso, qualche brivido lungo la schiena a Mountain View potrebbero iniziare ad avvertirlo. 

L'idea di un declino inevitabile del motore di ricerca per eccellenza parte dalla considerazione che il modello basato sulla classica SERP contenente link potrebbe essere superato di qui a non molto tempo da una modalità più diretta che sfrutta, appunto, l’intelligenza artificiale generativa dei chatbot capaci di restituire all'utente un'esperienza più prossima al linguaggio naturale, a una normale conversazione tra pari. 

Addirittura si ipotizza una perdita di traffico per Google del 90 %, pressoché totale, a causa di una fuga di utenti maggiormente allettati da strumenti di ricerca e da soluzioni generate dall'AI

Finora abbiamo più volte sostenuto che uno dei rivali maggiormente da attenzionare è sempre stato Chat GPT, l'intelligenza artificiale di OpenAI, ma l'arrivo di Perplexity AI ha complicato ulteriormente gli scenari, aggiungendo un avversario altrettanto temibile. Perplexity AI rappresenta, infatti, il connubio perfetto tra i celebri GPT sviluppati da OpenAI e i LLM (Large Language Model) dedicati, sia all’elaborazione del linguaggio naturale, sia all’addestramento automatico

Perplexity AI riesce ad esplorare Internet in tempo reale, a partire dalla richieste dell'utente, e ad accompagnare le sue risposte con fonti specifiche per aumentare la credibilità e l'autorevolezza delle informazioni fornite. Il suo funzionamento è quello tipico dei motori di ricerca conversazionali. 

Perplexity AI può anche vantare una particolare attenzione nei confronti della privacy dei suoi utenti. Il suo team, infatti, s'impegna a non diffondere informazioni sensibili con terze parti. Per esempio, gli indirizzi IP vengono conservati solo per un brevissimo lasso di tempo e inderogabilmente cancellati dopo un massimo di 30 giorni

Basterà questo a convincere gli utenti ad abbandonare la strada vecchia per la nuova e ad affidarsi alla novità di una startup piuttosto che all'esperienza di un brand blasonato come Google? Secondo Bloomberg e i cosiddetti early adopters, quei pionieri capaci di anticipare una tendenza prima che diventi di massa, sì. Staremo a vedere.

La Redazione

 

 

 

 

 

 


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