I video sono senza dubbio tra i contenuti con i quali ci si può davvero sbizzarrire giocando con gli strumenti messi a disposizione dall'intelligenza artificiale. Ormai la rete è invasa da questo genere di produzioni, alcune palesemente frutto dell'AI, altre in cui la genesi è meno immediata, anche se ad un occhio attento alcuni particolari "artificiali" non possono sfuggire (ne abbiamo parlato qui). Tra gli strumenti più recenti per l'editing video basato sull'AI multimodale c'è Veo, un modello appena lanciato da Mountain View che compare all'interno della suite di servizi Google Cloud.
Veo è l'ultimo arrivato in casa Google e testimonia l'interesse sempre crescente e mai sopito del colosso americano (il suo come quello di tanti) nei confronti delle nuove frontiere che si possono esplorare grazie all'intelligenza artificiale e a tutti gli scenari possibili. Il video editing rappresenta un ambito in cui la soddisfazione può essere massima sia nella creazione che nel godersi il prodotto finale come meri spettatori.
Innanzitutto, va detto che Veo è messo a disposizione di chi utilizza Google Cloud e potrebbe risultare molto utile anche in ambito professionale, in particolar modo, nel settore del marketing e della pubblicità. I video realizzati con Veo, stando alle dimostrazioni diffuse da Mountain View, risultano molto realistici e, grazie alla loro apparente veridicità, potrebbero risultare molto interessanti per creare inserzioni pubblicitarie o contenuti per i social media così coinvolgenti da spingere addirittura la vendita di un prodotto.
Il funzionamento di Veo non si discosta molto da quello di altri modelli basati sull'AI. Per creare il video basta fornire un prompt testuale (chiaro e dettagliato è meglio). Grazie alle sue avanzate capacità di comprensione del linguaggio naturale, Veo vi restituirà esattamente ciò di cui avete bisogno. Inoltre, lo strumento risulta anche molto sicuro: si può discernere facilmente il vero dal falso senza rischiare d'incappare nel rischio della disinformazione.
Al momento Veo AI non è ancora pronto per il grande pubblico, ma è stato diffuso solo in forma privata, una sorta di anteprima per gli abbonati a Google Cloud. Questo significa che i tempi non sono ancora maturi per il lancio su larga scala, ma non ci sarà da attendere a lungo.
La Redazione