DDL intelligenza artificiale: ambiti e limiti designati

[mer 26 marzo 2025]

Il Senato approva, ora tocca alla Camera. Cosa dice il DDL sull'intelligenza artificiale



Mettiti comodo e ascolta!

 

E' notizia del 20 marzo scorso, appena una manciata di giorni fa: il DDL sull'intelligenza artificiale passa al Senato con 85 voti favorevoli, 42 contrari e nessun astenuto e ora si aspetta il voto alla Camera dei Deputati. Il Parlamento italiano ha dato il via al primo concreto provvedimento normativo per disciplinare in modo completo e chiaro usi e limiti dell'AI.

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Si tratta di tracciare i principi generali entro i quali andrà utilizzata una tecnologia tanto potente quanto pervasiva e d'indicare le modalità in cui il suo utilizzo possa coesistere con il preservamento dei diritti fondamentali e delle libertà. Vediamo nel dettaglio come il disegno di legge, che ha passato lo scoglio di Palazzo Madama e ora dovrà attendere l'esito del voto a Montecitorio, prima di diventare a tutti gli effetti legge dello Stato, definisce gli ambiti di utilizzo, le sue modalità e, soprattutto, i limiti dell'intelligenza artificiale in Italia.  

Entrando nel merito del DDL Intelligenza Artificiale, questi sono i principi generali e le disposizioni che troviamo all'interno del disegno di legge:

  • Nazionalità dei server: i sistemi destinati a uso pubblico devono essere installati su server che si trovano nel territorio nazionale, eccezion fatta per i sistemi d'intelligenza artificiale impiegati nell’ambito di operazioni militari all'estero;
  • Strategia italiana per l'intelligenza artificiale: la finalità è quella di favorire la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e i privati e tutte le misure e gli incentivi rivolti al settore dovranno essere approvati con cadenza almeno biennale dal Comitato interministeriale per la transizione digitale;
  • Il ruolo di Palazzo Chigi: il compito di monitorare la strategia è affidata al Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri;
  • Investimenti nel settore AI: non sono previsti fondi ad hoc, ma il provvedimento sblocca investimenti fino a un miliardo di euro nel capitale di rischio di imprese che operano in Italia nel settore dell'intelligenza artificiale, della cybersicurezza, delle tecnologie quantistiche e dei sistemi di telecomunicazioni;
  • Diritto d'autore: verrà consentita la riproduzione e l’estrazione da opere o da altri materiali contenuti in rete o in banche di dati cui si ha legittimamente accesso tramite l’utilizzo di modelli e sistemi di intelligenza artificiale, compresi quelli generativi. Tutti gli altri casi saranno sanzionati;
  • AI e mondo del lavoro: sarà istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l’Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale, che avrà il compito di accertarsi che, nell'applicazione dell'AI, la bilancia rischi-benefici penda sempre a favore di questi ultimi. Riguardo le professioni intellettuali, l'uso della tecnologia sarà legata meramente alle attività strumentali e di supporto. 

AI nella PA, nei tribunali e negli ospedali 

Stando a quanto delineato dal DDL, l'intelligenza artificiale entrerà anche nelle Pubbliche Amministrazioni, nei tribunali e negli ospedali. Come? In modo regolamentato e improntato al principio inderogabile che il suo utilizzo dovrà essere sempre noto, riconoscibile e tracciabile.

Nelle aule di tribunale rimane il veto di far ricorso all’intelligenza artificiale nelle decisioni che riguardano l’interpretazione e l’applicazione della legge, nella valutazione dei fatti e delle prove e nell’adozione dei provvedimenti: attività prerogativa unica del magistrato.

Parlando di sanità, gli algoritmi dell'intelligenza artificiale avranno il compito di migliorare il sistema sanitario, in un'ottica di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. I sistemi in atto dovranno essere costantemente aggiornati e periodicamente verificati al fine di minimizzare rischi ed errori ai danni del paziente.

Il Senato approva. Aspettiamo che, con il voto della Camera, il DDL sull'intelligenza artificiale diventi legge.  

La Redazione

 

 


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