Scopriamo Magic Cue, il nuovo tool AI di Google

[ven 1 agosto 2025]

Suggerimenti e anticipazioni: Magic Cue, lo strumento AI di Big G già sa



Mettiti comodo e ascolta!

Non c'è ancora, ma se ne parla così tanto che sembra già di poterla, vedere, virtualmente toccare e, perché no, utilizzare. Lei è Magic Cue, la nuova funzione, l'innovativo strumento AI che Google avrebbe intenzione di implementare all'interno del suo prossimo smartphone: il Pixel 10, serie che sarà presentata ufficialmente il 20 agosto 2025 all’evento “Made by Google”, con pre-ordini aperti dal 28 agosto. 

La tecnologia è in sviluppo da anni: partiva da un progetto chiamato Pixie (2023), poi si è evoluta in Pixel Sense (inizio 2025) ed ora sembra pronta a debuttare proprio con il nome Magic Cue. La notizia, che sta rimbalzando da un social all'altro, non stupisce, perché già da tempo Google sta investendo molto, in termini di risorse umane ed economiche, su Gemini, la sua intelligenza artificiale. Dunque, la decisione di lanciare sul mercato uno strumento, che vedremo essere quasi avveniristico, segue un trend già segnato e rappresenta un decisivo passo nella competitiva corsa all’AI.

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Stando alle prime indiscrezioni, Magic Cue rappresenterà una vera e propria evoluzione del concetto di assistente vocale. Come? Lo scopriamo subito. Se ora la tecnologia basata sull'AI necessita di un comando, di un'istruzione, di un prompt, per utilizzare un linguaggio più tecnico, da parte dell'utente, necessari a richiamare l'attenzione dell'assistente virtuale, con l'avvento di Magic Cue tutto questo è superato.  

Il nuovo sistema, infatti, è in grado di generare suggerimenti proattivi e pertinenti, basandosi su due elementi fondamentali: il contenuto visualizzato sullo schermo dello smartphone e il contesto d'uso dell'utente. Ecco quali sono gli imperativi del funzionamento del nuovo tool AI firmato Big G

  • Analizzare i contenuti in tempo reale, leggendo ciò che appare sul display: app, chat, email, screenshot, video o documenti;
  • Integrarsi con le app dell'ecosistema Google (Gmail, Calendar, Docs, Maps) e alle abitudini d’uso per offrire suggerimenti personalizzati;
  • Suggerire azioni rapide, tipo “copia il testo”, “cerca info relative”, “risposta automatica”: tutto in background, in modo fluido e intelligente.

Magia? No, AI perfettamente ottimizzata, oseremmo dire, quasi customizzata, che imparerà a conoscerci così bene da riuscire addirittura ad anticipare le esigenze dell'utente, fornendo informazioni o avviando azioni rilevanti ancor prima che venga formulata una richiesta diretta.

Un altro aspetto molto interessante del nuovo strumento è che i dati saranno lavorati esclusivamente on-device: niente upload a server esterni. Questo implicherà, ovviamente, la necessità di un hardware specifico e allo stesso tempo, di un'accurata e precisa attenzione nei confronti della privacy dell'utente, per evitare che informazioni personali o dati sensibili vengano trasmessi al cloud. La sicurezza prima di tutto. 

Al momento, non resta che aspettare il lancio di Magic Cue sul mercato per toccare con mano e testare con voce tutte le sue potenzialità. Ciò che è certo è la direzione verso la quale si sta muovendo il settore dell'AI, sempre più improntato a ricercare soluzioni personalizzabili in linea con bisogni e abitudini degli utenti.

Magic Cue sembra la risposta di Google all’idea dei cosiddetti smartphone semantici, dispositivi capaci di comprendere il contesto e di aiutare l'utente senza bisogno di input manuali. Sarà il vero salto verso un’interfaccia invisibile e predittiva? Può darsi, ma il successo o meno dell'applicativo dipenderà molto dalla sua capacità di gestire la privacy, vero tasto dolente dell'intelligenza artificiale

La Redazione

 

 

 

 


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