Buoni propositi mantenuti per Microsoft Bing

[gio 2 gennaio 2025]

Il motore di ricerca di Redmond è sempre più veloce e preciso. Così Bing vuole sfidare Google



Google in questo 2025 appena inaugurato dovrà guardarsi le spalle. Sembrava impossibile che il motore di ricerca per antonomasia, quello che tutti conoscono e che tutti usano per cercare online la qualunque, potesse incontrare qualche rivale concreto lungo il suo cammino, ma da Redmond si sono messi al lavoro seriamente e quel motore di ricerca a firma Microsoft, partito un po' in sordina, sembrerebbe voler spiccare finalmente il volo. 

Stiamo parlando di Bing, classe 2009, nato dalle ceneri di Live Search, con la sua immagine di sfondo che cambia ogni giorno e l'integrazione con l'AI a partire dal 2023, il motore di ricerca di Bill Gates è davvero pronto a fare il grande salto e dare filo da torcere a Mountain View. Tutti gli sforzi di Microsoft si stanno, infatti, concentrando, sul potenziamento di Bing, soprattuto grazie all'integrazione con l'intelligenza artificiale in modo da renderlo davvero competitivo. 

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Dunque, il 2025 si prennunucia per Bing come l'anno della reale consacrazione, grazie a una serie di importanti novità, che sono già state annunciate dall'azienda di Redmond e che rappresentano dei miglioramenti davvero di qualità pensati per rendere Bing, uno dei motori di ricerca più conosciuti del mondo, ancora più interessante agli ochi degli utenti. Capiamo come Microsoft sta intervenendo sul suo strumento per la ricerca online e come intende ampliarne le capacità.

Il principale aspetto da cui si aspettano grandi risultati e un potenziale crescente riguarda, appunto, i modelli linguisitici attraverso i quali educare l'intelligenza artificiale. Microsoft ha, infatti, annunciato di aver preferito l'utilizzo all'interno di Bing di modelli linguistici di piccole dimensioni, che garantiscono, a suo dire, risultati di gran lunga migliori anche nel rispondere a query complesse. 

I modelli linguistici di piccole dimensioni si sono, infatti, dimostrati molto più veloci e precisi nel fornire la risposta corretta alle richieste formulata dall'utente, oltre ad essere più economici rispetto a quelli di grandi dimensioni. Le conseguenze di questo tipo di scelta si stanno dimostrando positive sia per gli utenti che per l'azienda: 

  • Risposte sono più rapide e precise e c'è la possibilità di accedere a nuove funzioni che consentono di contestualizzare i risultati;
  • I costi sono ottimizzatii e al contempo sono aumentate le risorse da investire per ulteriori innovazioni.

La scelta di Microsoft di puntare così tanto sul suo motore di ricerca è sicuramente strategica per l'azienda ma si è rivelata anche obbligata di fronte a una platea di utilizzatori che sono diventati sempre più esigenti e che ormai considerano l'AI un supporto imprescindibile delle loro più disparate attività sul web. E il colosso di Redmond poteva forse rimanere indietro? Giammai. 

La Redazione


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