Apple Intelligence, la tanto attesa e sponsorizzata intelligenza artificiale di Cupertino è disponibile anche su Mac. Il suo rilascio, a corredo dei vari dispositivi Apple, non è stato, infatti, simultaneo sui singoli device. In prima battuta è stato il turno di iPhone e iPad, ed ora, finalmente tocca al pc della casa: il Mac.
Questa è la nostra prima reale occasione, in qualità di utenti italiani, per capire davvero come funziona l'AI della Mela, visto che sui dispositivi mobili per l'Italia non è disponibile. Il suo lancio sul Mac ci permette di vederla all'opera, a patto, però, di cambiare la lingua del nostro Mac, impostandola sull'inglese americano e parlarlo anche con una più che discreta pronuncia, pena l'assoluta incomunicabilità con Apple Intelligence.
Dando per scontato che il fantasma di Frank Sinistra si sia impossesato di noi (complice il Natale non più così lontano) e la nostra voce si sia trasformata in un melodioso suono dal perfetto e, dunque, inequivocabile accento statunitense, vediamo cosa può fare per noi Apple Intelligence.
Quattro sono gli ambiti di competenza nei quali l'intelligenza aritificiale di Cupertino può dare sfoggio delle sua abilità:
Di fatto, Apple Intelligence si presenta come un tentativo anche discretamente riuscito di colmare il gap di Apple con la concorrenza, vedi Google e Open AI, ed è soprattutto uno strumento, diventando parte stessa del sistema operativo, che può essere utilizzato in modo integrato su tutte le applicazioni del nostro Mac, aggiornato al nuovo macOS Sequoia. Si attende di scoprire quale atteggiamente avrà dopo l'apertura al mondo, alle app terze. Come si comporterà l'AI di Apple? Darà davvero filo da trocere alla concorrenza?
La Redazione