Fino a non molto tempo fa potevano essere annoverati tra quei dispositivi "valore aggiunto" in casa, quel regalo di Natale tanto desiderato, quel device speciale che ci faceva sentire tutti decisamente più tecnologici. Questo erano gli assistenti vocali che con grandi applausi venivano accolti tra le mura domestiche. Quei tempi eccezionali sembrano ormai lontani, lontanissimi, vista la presenza pervasiva dei vari Alexa, Google Home e smart speaker vari che hanno letteralmente invaso ogni stanza della casa, dal salone, alla cucina passando per il bagno è tutto un risuonare di musica, notizie, comandi vocali, accendimento e spegnimento di luci, indicazione agli elettrodomestici.
Gli assistenti vocali sono, di fatto, diventati un’estensione naturale della nostra quotidianità. A loro affidiamo la gestione della nostra vita domestica: "Alexa accendi la luce in cucina", "Hey Google, metti Prince su Spotify". Noi comandiamo, loro eseguono, nei casi migliori al primo colpo, alla peggio, dopo qualche ripetizione meglio scandita. Sono parte delle nostre giornate, la loro colonna sonora, il nostro personalissimo maggiordomo hi-tech delle mansioni semplici e intuitive.
Ovviamente, affinché gli assistenti vocali possano funzionare bene e al massimo delle loro potenzialità ci sono alcune condizioni iniziali che devono essere soddisfatte. Innanzitutto, è necessario disporre di una connessione performante, meglio se in fibra, a cui deve fare da contraltare una connettività Wi-Fi stabile (meglio se 2.4 GHz: è più compatibile con i dispositivi smart). FibeRevolution, nella sua versione Full, con router Fritz!Box incluso per tutta la durata dell'abbonamento è la scelta ideale per te:
Appurato che la tua offerta fibra sia all'altezza delle tue necessità e di quelle del tuo assistente vocale, ovviamente per iniziare ad utilizzarli è indispensabile che tu abbia un account del servizio legato al tuo speaker: Amazon per Alexa o Google per Google Home, esemplificando. Per concludere, assicurati di aver installato sul tuo smartphone l'app dedicata e di aver collegato il tuo dispositivo alla corrente, con LED di accensione e modalità di pairing attiva.
Ora veniamo al momento clou: tutto è pronto per spiegarti passo dopo passo, modello dopo modello, come funziona la configurazione del tuo assistente vocale. A volte questo processo non è così intuitivo, soprattutto se si mettono insieme più dispositivi o un ecosistema smart home completo, ma, non temere noi ti diremo con chiarezza come fare. Partiamo!
Una volta attivato, puoi migliorare l’esperienza con alcune funzioni avanzate che possono davvero fare la differenza:
Inoltre, con Google Home conviene configurare subito alcune funzioni, come Voice Match, per riconoscere la voce degli utenti, Servizi multimediali come YouTube Music o Spotify, Integrazioni smart home: Google supporta Matter, Thread e tantissimi marchi.
Gli assistenti vocali di terze parti (soundbar, speaker portatili, robot aspirapolvere) spesso integrano Alexa o Google, quindi la configurazione passa comunque dalle app principali. Discorso diverso nel caso di Siri e Apple Home. Vediamo:
Configurare gli assistenti vocali non è difficile e con la nostra guida pratica e qualche semplice consiglio, come ricordarsi di aggiornare sempre il firmware, sia dello speaker che degli accessori smart, riavviare il router e verificare che sia sulla stessa rete ed evitare caratteri speciali nella password Wi-Fi, sarà anche veloce e indolore. Ora che sai come fare, rimane solo un ultimo comando. Il tuo. Vocale.
La Redazione