I guru della tecnologia: Tim Cook

[gio 22 maggio 2025]

Erede di Steve Jobs, conosciamo più da vicino Tim Cook, l'attuale CEO di Apple



 

Mettiti comodo e ascolta!

Il nome Apple è legato in modo indissolubile a una carismatica personalità che ne ha sancito il successo: Steve Jobs. Lui ha avuto l'idea, lui l'ha resa una realtà consolidata, lui l'ha portata a raggiungere i risultati strepitosi che hanno fatto della Mela di Cupertino un'icona. 

Eppure, anche se nessuno sembrava poter essere degno di sostituire quell'impareggiabile genio creativo, dopo la sua tragica scomparsa a soli 56 anni per un tumore al pancreas, un altro uomo, un'altra mente brillante ha preso il timone della società e con proverbiale abilità ha iniziato a traghettarla in qualità di CEO designato proprio da Steve Jobs in persona, un ruolo che ricopre dal 2011 senza far rimpiangere il passato. 

 

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Sono oltre 10 anni che Tim Cook è l'uomo di Apple, la persona che è stata capace di caricarsi sulle spalle un'eredità pesante lavorando per portare la società verso nuovi e importanti percorsi creativi e innovazioni che rendono Apple ancora oggi un faro nel mondo della tecnologia.

Conosciamolo più da vicino il ragazzo dell'Alabama, amante di economia e management, impegnato in importanti cause sociali, fervente sostenitore dei diritti civili e artefice di una vera e propria rivoluzione nella cultura aziendale della multinazionale americana. A tu per tu con il nostro guru della tecnologia di oggi: Tim Cook, prima e durante la sua seria e duratura relazione con Apple

 

Dall'Alabama alla California con una laurea in tasca

Tim Cook nasce a Mobile, una piccola città dell'Alabama il 1° novembre del 1960. Suo padre, Donald, era un operaio di un cantiere navale e sua madre, Geraldine, lavorava in una farmacia. Di fede battista, Cook si laurea in ingegneria industriale presso la Auburn University. Nel 1988 consegue il Master of Business Administration ottenuto presso la prestigiosissima Duke University

Finiti gli studi, il nostro guru della tecnologia, inizia il suo percorso lavorativo, guarda il caso, proprio nel settore informatico. La società presso la quale resterà per oltre 12 anni non ha bisogno di grandi presentazioni, è l'IBM. In IBM Cook si occupa della catena di produzione e distribuzione per il Nord e il Sud America.

Nel 1994 la voglia di cambiare rotta e provare a mettersi in gioco in una nuova realtà prende il sopravvento e Cook assume, così, la carica di direttore operativo della divisione rivenditori di computer di Intelligent Electronics. L'esperienza dura tre anni, poi Cook decide per un nuovo cambiamento e arriva in Compaq. Ma questa storia è destinata e finire in tempi brevi. Solo sei mesi dopo Tim Cook riceverà la proposta destinata a cambiargli la vita.

 

Tim Cook e l'approdo in Apple 

"Qualsiasi considerazione puramente razionale dei costi e dei benefici si è allineata a favore di Compaq, e le persone che mi conoscevano meglio mi hanno consigliato di rimanere a Compaq... Quel giorno, all'inizio del 1998, ho ascoltato la mia intuizione, non il lato sinistro del mio cervello o per questo anche le persone che mi conoscevano meglio... non più di cinque minuti nella mia intervista iniziale con Steve. Volevo gettare cautela e logica al vento e unirmi ad Apple. La mia intuizione già sapeva che entrare in Apple avendo l'opportunità di lavorare per il genio creativo sarebbe successo una sola volta nella vita ed entrare nel team esecutivo che potrebbe resuscitare una grande azienda statunitense".

E così Tim Cook approda in Apple. E' il 1998 e un "rientrato" Steve Jobs gli affida l'arduo compito di ristrutturare la rete di produzione e distribuzione di un colosso che sembrava in quel momento resistere a fatica. Tim Cook è Vicepresidente Senior per le operazioni mondiali. Il suo lavoro di quegli anni è eccelso e Apple ritrova l'antico splendore. Basta pensare alla rivoluzione di alcuni prodotti come l'iPod Nano

Cook diventa così prima direttore della divisione Macintosh, dove cura il passaggio dall’architettura PowerPC verso Intel. Le condizioni di salute di Steve Jobs intanto peggiorano e Tim Cook è il suo braccio destro, il suo uomo di fiducia, tanto da ricoprire per alcuni mesi, era il 2004, la carica di CEO ad interim e di nuovo lo stesso ruolo nel 2009, dopo essere stato nominato, nel 2007, Chief Operating Officer. 

Apple diventa di fatto un duopolio: Steve Jobs malato e CEO di nome e Tim Cook il successore designato e CEO nell'ombra E' il 24 agosto 2011 quando il fondatore di Apple rassegna le sue dimissioni e nomina come suo erede ovviamente lui: Tim Cook. Steve Jobs morirà solo qualche mese dopo, il 5 ottobre del 2011. 

Sotto la potente guida di Tim Cook Apple risplende. Basta pensare al lancio di tantissimi prodotti di successo come: Apple Watch, Apple Music, diversi modelli di iPhone, gli AirPods e Apple TV e, ultima ma non meno importante, Apple Intelligence

Tim Cook è Apple ed Apple è Tim Cook. Come ha ammesso lui stesso: "Non riuscirei neanche ad immaginarmi in un’altra azienda"

La Redazione

 

 


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