Lo smartphone e la durata della batteria, una storia lunga e tormentata, soprattutto da quando il buon vecchio cellulare ha fatto il salto di qualità e si è trasformato in un mini palmare con il quale fare veramente di tutto. Se decidessimo d'identiifcare un colpevole nel consumo della batteria dei nostri fedeli compagni della quotidianità, sicuramente le app scaricate e spesso utilizzate anche in modo piuttosto febbrile potrebbero costituire le principali indiziate.
In effetti, ci sono applicazioni particolarmente più energivore di altre che per funzionare richiedono uno sforzo notevole in termini di risorse al nostro smartphone. A conferma del fatto che non tutte le app sono uguali, arrivano le conclusioni dello studio, denominato Secret Phone Killers, condotto nel 2021 dallla società svizzera di cloud storage pCloud atto a individuare le app che consumano più batteria.
L'analisi si è concentrata su 100 tra le applicazioni più famose al mondo utilizzando tre parametri per misurare il livello del loro consumo di energia. Vediamoli:
Il risultato della ricerca ha confermato quello che era abbastanza prevedibile: le applicaizoni che consumano più energia sono proprio quelle che vengono utlizzate in modo più frequente e che, di fatto, sono entrate a far parte della nostra quotidianità.
Il Secret Phone Killers ha permesso all'azienda elvetica di stilare una vera e propria classifica delle app più "fameliche" per le batterie degli smartphone Android. Chi compare dunque, nella top ten delle applicazioni mangia batteria? Tra loro sicuramente una buona fetta è rappresentata dai social network. Facebook, Instagram e Snapchat, sono tra quelle che si fanno delle vere e proprie scorpacciate di energia, tra fotocamera, background e uso della connettività wifi.
Non sono da meno anche le app di messaggistica, tra WhatsApp, Telegram e Skype, la batteria dello smartphone è messa a dura prova. Complici le chat aperte, i messaggi vocali, le foto o le videocall e, dunque, il necessario uso della fotocamera. Nel caso di Skype, per esempio, l'app tende a rimanere aperta in background per connettersi ai Wi-Fi e sondare continuamente la presenza di messaggi.
Una mangia batteria per eccellenza è poi, senza dubbio, YouTube. La piattaforma di streaming video di Big G è comodamente in piedi su uno dei gradini più alti del podio in quanto a consumi, colpa dei suoi contenuti, che per essere goduti a pieno, necessitano di uno schermo ben illumanto, di una buona e veloce connessione internet e di lunghi processi di background.
A buon punto della classifica ci sono anche loro, due app completamente diverse e sviluppate per fini decisamente differenti: Amazon e Tinder. Ma, se volessimo premiare con la medaglia d'oro l'applicazione che senza temere rivali è davvero la regina indiscussa del consumo, non potremmo non insignire lei, Fitbit, o almeno così ci suggerisce lo studio svizzero. Per chi non la conoscesse, Fitbit monitora l’attività fisica quotidiana, il sonno e lo stato di salute di una persona ed è collegata a un fitness tracker. Per fare ciò richiede allo smartphone di compiere simultaneamente molte attività come aprire processi in background e utilizzare il GPS.
Dunque, con Fitbit non sono solo le calorie ad essere consumate, ma anche il tuo smartphone rischia di essere messo a regime.
La Redazione