Come imparare una lingua con Chat GPT

L'intelligenza artificiale e le sue applicazioni sempre più diffuse e diversificate nell'universo hi-tech da tempo ormai monopolizzano l'informazione del settore. Anche noi, nel corso delle ultime settimane, siamo stati sedotti dalle lusinghe dell'AI e ci siamo concentrati, in numerose occasioni, sull'argomento sviscerandolo e affrontandolo sotto diversi punti di visti.

Non potevamo, ovviamente, non parlare di Sam Altam e della sua estromissione da Open AI rapida almeno quanto il suo rientro, di quali sono le applicazioni più popolari e più scaricate dagli utenti che sfruttano le potenzialita dell'AI per gli usi più disparati e, scontato, non potevamo esimerci dal descrivere caratteristiche e finalità di Chat GPT, il chatbot per eccellenza basato sull'intelligenza artificiale.

Già sappiamo che Chat GPT è un programma di editing di testo che permette di creare contenuti a partire da una domanda posta dall'utente. Come tutti i programmi di questo tipo anche la creatura di Sam Altam si basa sull'apprendimento automatico ed è specializzata nella conversazione con un utente umano. La sigla GPT sta, infatti, per Generative Pre-trained Transformer, sarebbe a dire: trasformatore generativo pre-addestrato. 

Oggi vediamo come utilizzare una delle funzione di Chat GPT più amate dagli utenti: l'apprendimento di una lingua straniera. 

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Chat GPT e le lingue: un prezioso strumento di e-learning

La funzione implementata da Open AI per la sua Chat GPT è dedicata, appunto, all'apprendimento di una lingua straniera ed è disponibile solo per la versione Plus, cioè in abbonamento al costo, anche piuttosto democratico, di 20 dollari al mese. Il suo funzionamento è molto semplice e, com'era prevedibile, si basa sulla conversazione tra il chatbot e l'utente umano. 

Vediamo tutti i passaggi da compiere all'interno dell'app per utilizzare al meglio la nuova funzione: 

• Aprire il menù Impostazioni;
• Avviare la modalità conversazionale di Chat GPT;
• Selezionare la scheda Funzionalità beta; 
• Spuntare la casella dedicata alle conversazioni vocali;
• Scegliere la lingua con cui si vuole che l'app risponda;
• Iniziare una conversazione aprendo una nuova chat;
• Selezionare l’icona a forma di cuffie. 

La maniera più immediata per dare il via all'apprendimento della lingua straniera attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale è fare una richesta diretta allo strumento: manifestare senza tentennamenti una richiesta di aiuto. Sarà poi proprio Chat GPT ad indagare chiedendo all'utente maggiori dettagli sul tipo di supporto di cui ha bisogno, grammatica, vocabolario, pronuncia, per sapere dove concentrare i suoi sforzi. 

Più le richieste preliminari risulteranno chiare da parte dell'utente umano, più l'aiuto dell'AI sarà mirato e porterà a risultati consistenti nell'apprendimeno o nel perfezionamento di una lingua straniera in base al livello di partenza. 

E' chiaro che come tutte le interazioni non alla pari, per quanto ormai lo standard raggiunto da questi strumenti sia davvero impressionante, esistono pro e contro. Di buono ci sono: l'elevato livello di personalizzazione delle conversazioni, il costo alla portata di tutti e la possibilità di una trascrizione testuale dello scambio audio. Inoltre, lo strumento non presenta limiti di utilizzo: tecnicamente si potrebbe dialogare con Chat GPT anche 24 ore su 24 nella lingua scelta. 

Di contro, le voci disponibili non sono molte con una predominanza assoluta dell'american english sul british english con tutto ciò che ne consegue in termini di pronuncia e di accento. Non solo, la capacità di studiare percorsi di apprendimento nel medio e lungo termine è piuttosto limitata. 

Resta la bontà di una funzione che può davvero risultare utile nel primo approccio alla lingua e nel tenerla allenata in una rivisitata versione in chiave 2.0 della buona vecchia conversation class. 

La Redazione