La strategia che anima il Piano BUL sta nel cercare, attraverso una serie di attività infrastrutturali e cospicui investimenti, di ridurre il gap esistente in alcune aree del Paese, "mediante la creazione di condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, e rappresenta il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultralarga in Italia".
L’intervento pubblico in queste aree si è reso indispensabile per correggere disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese e consentire così una maggiore coesione sociale e territoriale mediante l’accesso ai mezzi di comunicazione tramite la rete a banda ultralarga.
Dunque, a che punto siamo? Ecco i dati aggiornati al 31 marzo 2025 reperibili e consultabili sul portale governativo bandaultralarga.italia.it:
Dall’avvio operativo del Piano BUL ci sono in totale:
Parlando di investimenti, al 31 marzo 2025 l’importo cumulato dei lavori ordinati al Concessionario da inizio Piano strategico è pari a 2.630.498.070,34 euro.
La Redazione