Panoramica sulle dorsali fibra ottica in Italia

Quando immaginiamo le dorsali fibra ottica presenti in Italia non è detto che abbiamo bene in mente cosa siano e quali sia il loro ruolo all'interno del processo di cablaggio del Paese. Prima di illustrare lo stato dell'arte della connettività lungo lo Stivale, è forse opportuno fare una disamina di cosa parliamo quando utilizziamo questo termine in relazione alle connessioni internet e alla possibilità di navigare in rete.

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Le dorsali in fibra ottica potremmo immaginarle come una sorta di autostrada sotterranea che permette ai suoi viaggiatori, i dati, di muoversi a velocità piuttosto sostenute, (basta pensare ai collegamenti in FTTH) lungo tutto il territorio nazionale. Limitarci a definire le dorsali come un qualcosa che si muove sotto ai nostri piedi, qui dove viviamo, è comunque piuttosto riduttivo, perché questo groviglio di strade si dipana attraverso tutto il globo, per lo più in modalità subacqua, nei fondali oceanici, con una struttura portante costituita da cavi in fibra ottica.

E' proprio lungo queste cosiddette dorsali che viaggia il traffico dati di tutto il pianeta, superando i confini nazionali e arrivando ai punti di interscambio nazionale, gli Internet Exchange Point. Sono milioni di Km di cavi che formano un fitto reticolato di filamenti vetrosi e macromolecolari lungo tutto il Pianeta. 

Fonte ITU (International Telecommunication Union, Agenzia specializzata ONU)

La connessione, per come la conosciamo e per come arriva nelle nostre abitazioni, è, però, decisa da un breve tratto, il cosiddeto ultimo miglio determinante per l'esperienza di connettività dell'utente. L'ultimo miglio è la distanza che separa l’abitazione dalla centrale telefonica e il cui collegamento per anni è stato nelle mani del doppino in rame. I collegamenti in rame o misto rame, come nel caso dell fibra di cabinet, FTTC, provocano un inevitabile decadimento del segnsle con una conseguente diminuzione della velocità di navigazione. Ed è proprio qui che è necessario intervenire.

La sfida presente, in cui i più importanti player del settore TLC sono già impegnati da diversi anni, è cablare tutto il territorio nazionale con connessioni a banda ultra larga, FTTH, in modo da garantire all'utente finale che l'intera tratta, incluso l'ultimo miglio, sia in fibra, Fiber To The Home, eliminando progressivamente tutti i collegamenti in rame. 

Ovviamente, è una sifda complessa e ambiziosa e che presenta non poche asperità, sia dal punto di vista delle opere civili da realizzare sia sul piano degli investimenti economici. Una sfida difficilie, sì, ma non impossibile, tanto che lo Stato se ne è fatto carico e, attraverso la creazione di partnership ad hoc, come quella con Open Fiber, si è messo al lavoro con opere ingenti per creare un'infrastruttura di rete solida e performante che permetta al paese di viaggiare a grande velocità. 

A che punto siamo? Il cablaggio del Paese e anche delle cosidette aree bianche, zone a bassa densità di popolazione, sta procedendo spedito e gli obiettivi posti dall'Agenda Digitale Europea, da raggiungere entro il 2030, non appaiono più così irrealizzabili.

Noi di Beactive ti permettiamo di valutare in anticipo, attraverso il nostro preciso strumento di verifica copertura, quale saranno le performance della tua connessione in fibra, così da consentiri di scegliere in modo sereno e consapevole il tuo prossimo servizio FibeRevoltuion e connettere senza sorprese la tua casa. 

La Redazione