Dunque, ve lo presentiamo, con tutti gli onori che merita l'home computer a 8 bit che ha fatto la storia di una generazione, il singolo modello di computer più venduto (17 milioni di unità) di tutti i tempi, secondo il Guinnes World Record, e al quale, i Boomer, diremmo oggi, guardano ancora con un pizzico di nostalgia, perché certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi... continuate voi.
Il nostro protagonista vintage di oggi fa la sua prima apparizione sul mercato italiano nel marzo del 1983 (nel settembre del 1982 era stato presentato in anteprima allo SMAU) e da allora ha accompagnato i pomeriggi degli adolescenti dell'epoca fino al 1994, anno in cui, è arrivato inesorabile il suo pensionamento.
Vediamola più da vicino la nostra icona tech di oggi. Succeduto al VIC-20, il Commodore 64 spiccava per un nuovo chip grafico, un reparto video e audio molto più avanzato, una Ram più potente ma, soprattutto, per la quantità di periferiche ad esso collegate: su tutte il Commodore datasette che consentiva di scrivere dati all'interno delle comuni cassette. Certo, i tempi di resa erano abbastanza lunghi, ma l'attesa veniva ripagata dalla goduria dell'esperienza.
La vera e più amata caratteristica del Commodore 64, elemento chiave del successo di questo personal computer, è che forniva un linguaggio già pronto, il Basic, per creare programmi o, addirittura, giochi.
Il parco titoli era, infatti, il grande punto di forza del Commodore 64: simulatori di volo, giochi sportivi, porting Arcade e… gli altri lasciamo che li ritroviate voi, pescando nella vostra memoria.
E per far muovere un'animazione? Nessun problema, quelli della Commodore Business Machines Inc. avevano pensato proprio a tutto. In dotazione spunta il Manuale d'uso per consentire a tutti, ma proprio a tutti, di programmare la loro macchina. Ecco, servita la più democratica possibilità di sviluppare. Il classico esempio è quello della mongolfiera che è rimasto nella memoria e nel cuore dei programmatori armati di matitina per gli sprite.
Meraviglie della programmazione a parte, cosa ha reso il Commodore 64 un personal computer così iconico, simbolo di un'intera generazione? Il suo successo è tutto racchiuso nella sua missione più riuscita, quella di poter competere con le console per il gaming, grazie al suo vasto catalogo di videogiochi. Anche la strategia di marketing che ha accompagnato il suo lancio non è stata da meno: il Commodore 64 si trovava praticamente ovunque, dai supermercati ai grandi magazzini e, nel giro di poco, in molte, se non tutte, le case degli italiani.
Il prezzo iniziale del gioiello da scrivania era di 973.500 lire poi portato a 799.000 lire in abbinamento alla rivista "Basic". Altri tempi.
Ci vediamo prestissimo con un’altra puntata di VinTech, la rubrica dedicata alle Icone Tech del passato. Nostalgici e non solo, è il vostro momento! #backtothepast
La Redazione