La fibra ottica e la sua sempre più capillare diffusione, non solo come infrastruttura ormai presente su gran parte del territorio nazionale, ma come vera e propria fedele compagna di innumerevoli attività, ha davvero rivoluzionato la nostra vita. E' nelle case per velocizzare la navigazione in rete, è negli uffici per ottimizzare il lavoro e, ormai, e anche all'interno delle auto. La banda ultralarga nelle macchine? Non nel senso stretto del termine, ma, sì, la fibra ottica e la sua fitta diramazione sul territorio contribuiscono a connettere anche loro, i nostri mezzi di locomozione per eccellenza.
Se fino a pochi anni fa bastavano un navigatore e il Bluetooth per parlare di auto smart, oggi il concetto si è ampliato e diversificato: le automobili connesse sono diventate dispositivi digitali su quattro ruote, capaci di scambiare dati in tempo reale, aggiornarsi via Internet e dialogare con infrastrutture intelligenti. Tutto questo è reso possibile dalla ormai onnipresente fibra ottica. Vediamo in che modo l'ecosistema fatto di cavi in fibra vetrosa su cui viaggiano i dati alla velocità della luce s'interseca e dialoga con il settore dell'automotive, la filiera di industrie coinvolte nella produzione automobilistica.
Partiamo da un concetto semplice ed intuitivo: una vettura moderna genera e consuma una grande quantità di informazioni: mappe, telemetria, meteo, traffico, diagnostica, infotainment, contenuti streaming per i passeggeri. Affinché tutte queste funzioni possano fare egregiamente il loro lavoro è necessaria una rete stabile, ad alta velocità e con una latenza minima. Qui entra in gioco la fibra ottica, la dorsale che permette a servizi come il 5G, il cloud e le piattaforme di guida assistita di operare senza interruzioni. Teniamo bene a mente che il 5G, la tecnologia cellulare che addirittura porterà la guida autonoma, può funzionare bene solo se le antenne mobile sono collegate a una dorsale in fibra.
Facciamo un esempio pratico che ci consente di capire ancora meglio il concetto. I sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) sono tecnologie avanzate che supportano il conducente per aumentare la sicurezza e il comfort di guida, come il cruise control adattivo o l’avviso di pericoli in tempo reale, migliorano sensibilmente quando il veicolo può incrociare i dati dei propri sensori con informazioni esterne, come incidenti sulla tratta o variazioni improvvise del traffico. Questa comunicazione è tanto più efficace quanto più la rete è veloce e reattiva: senza fibra, i servizi smart sono limitati.
Un altro aspetto dell'automotive legato allo sviluppo della fibra ottica è quello delle auto elettriche. La loro diffusione, sempre più massiccia, ha trasformato le stazioni di ricarica in veri e propri nodi digitali. Le colonnine più avanzate, infatti, dialogano con il veicolo, gestiscono la potenza disponibile, ottimizzano i costi e integrano sistemi di pagamento smart. Per poterlo farlo, devono essere collegate a una rete capace di gestire molti accessi simultanei. E anche in questo caso è a fibra ottica, la soluzione più stabile e scalabile.
Questo è già il presente che stiamo vivendo. E per il futuro, cosa dobbiamo aspettarci dal binomio fibra ottica e auto connesse? L’evoluzione delle auto connesse dipende molto dalla qualità delle reti in fibra distribuite sul territorio. Più la banda ultralarga sarà capillare, più città, infrastrutture e servizi potranno integrarsi con i veicoli in modo intelligente.
Lo scenario di medio lungo termine è un modello in cui il traffico, la sicurezza e i trasporti pubblici saranno ottimizzati da piattaforme digitali alimentate da dati in tempo reale. La fibra ottica, in questa possibile e attuabile prospettiva è fondamentale affinché questo dialogo fili lisci, fluido e, soprattutto, senza impedimenti tecnici.
La Redazione