Il voto si esprime tracciando un segno:
La consultazione è valida se si reca a votare il 50% + 1 degli aventi diritto al voto (quorum). In caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore. I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
Riepiloghiamo ora quali sono i cinque quesiti referendari sui quali tutti i cittadini italiani aventi diritto sono chiamati alle urne domenica 8 e lunedì 9 giugno:
Il referendum abrogativo è previsto dall'articolo 75 della Costituzione che riserva l'iniziativa referendaria ai cittadini (500.000 elettori) o alle Regioni (5 Consigli regionali), questi possono proporre all'elettorato "l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".
Affinché la consultazione referendaria sia valida, è fondamentale, appunto, il raggiungimento del quorum dei votati. Il quorum indica il numero minimo di elettori che devono partecipare alla votazione: la maggioranza degli aventi diritto al voto nonché la maggioranza dei voti validamente espressi.
L'importanza di questo strumento democratico è indiscussa e per questo è altrettanto fondamentale che l'elettore sia opportunamente informato sui temi dei quali è chiesta la sua manifesta opinione espressa tramite il voto. La corretta informazione, al di là dell'accesso dibattito politico in materia, è una condizione necessaria per esprimere il proprio voto in modo consapevole e per sentirsi parte attiva della democrazia.
Queste sono le fonti attendibili e ufficiali attraverso le quali l'elettore può informarsi per andare alle urne in modo consapevole:
Un altro strumento utile a formare la propria opinione sono i Comitati per il Sì e per il No che possono fornire una serie di materiali informativi sui quesiti referendari e permettere un confronto costruttivo sulla materia.
In un mondo iperconnesso possono tornare utili anche i social o, più in generale, i mezzi d'informazione di massa. ricchi, in questo periodo, di trasmissioni di approfondimento sul referendum abrogativo dell'8 e il 9 giugno 2025. E' possibile che quando si sceglie d'informarsi, per comodità e mancanza di tempo, solo attraverso i social network si corra il rischio concreto d'imbattersi in fake news, notizie false, volutamente manipolate per indirizzare l'opinione pubblica. Bisogna prestare molta attenzione, attivare il proprio spirito critico e la propria capacità di discernimento per non rischiare di cadere vittime di una cattiva informazione.
Buon voto a tutti!
La Redazione