AI e Fake News: come riconoscere la falsa informazione

[mar 2 gennaio 2024]




Trucchi e stratagemmi per scovare le Fake News create con l'AI


Il fenomeno delle fake news è tutt'altro che recente. Con la diffusione dei social network che hanno causato un dilagare d'informazione spesso senza controllo editoriale e scevre anche da una sommaria verifica delle fonti, ha conosciuto un vero e proprio exploit negli ultimi anni. I social, Facebook su tutti, rappresentano tuttavia, a oggi, solo una delle cause di questo dilagare senza freni di notizia false. Complice è anche l'intelligenza artificale. Il connubio tra AI e fake news ha provocato la detonazione di una bomba che ha inevitabilmente portato al propagarsi di notizie approssimative, parziali se non addirittura completamente false. 

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L'intelligenza artificale di cui, soprattutto negli ultimi mesi, con l'aumento del suo utilizzo per gli scopi più disparati, si è parlato in modo massiccio, può essere additata, a ragione veduta, come uno degli strumenti attraverso i quali le fake news vengono create, pubblicate e, infine, diffuse su larga scala con un controllo che diventa, via via che l'AI si perfeziona, sempre più complesso. Complesso sì, ma non impossibile, perché fortunatamente esistono degli stratagemmi che aiutano a riconoscere le fake news generate dai software d'intelligenza artificale per imparare così a diffidarne.  

Come scardinare la cattiva informazione

Le fake news, i video o i contenuti deepfake, spesso condivisi con finalità innocue o per mero divertimento, possono, però, avere effetti collaterali anche molto critici ed essere utllizzati per fini tutt'altro che nobili. Manipolare le masse o orientare l'opionione pubblica su un determinato argomento d'interesse generale o particolarmente sentito dalla popolazione rappresentano alcune delle possibile conseguenze della diffusione di una cattiva informazione. Certo l'intelligenza artificiale può anche aiutare a riconoscere contenuti mendaci ma, a volte, ne può essere responsabile attraverso la creazione di bufale e la loro amplificazione tramite la rete.

Oggi vogliamo aiutarti a capire come riconoscere le fake news create anche attraverso strumenti di AI. Esistono online molti siti che pubblicano notizie false, alcuni di questi hanno un chiaro intento ironico o satirico, basta pensare a Lercio, ma siamo certi che su queste notizie non hai dubbi. Per tutto il resto, ci sono alcuni trucchi che servono a capire se una notizia è vera. Esaminiamo insieme i principali:

  • TESTATA: la presenza di una news all'interno di siti noti, accreditati, autorevoli, in genere, è una garanzia della veridicità di quanto si legge. 
  • TITOLO: titoli volutamente aggressivi, altisonanti o "acchiappa click" potrebbero sottendere una scasa attendibilità della notizia riportata. Non sempre è così, ma è bene stare in guardia. 
  • DATA: una data di pubblicazione della news troppo vecchia potrebbe costituire un campanello d'allarme. Potrebbe trattarsi di una notizia ripubblicata solo allo scopo di fare traffico ma con scarsa accuratezza nei contenuti.
  • URL: esistono dei siti che storpiano i nomi di testate giornalistiche celebri al solo scopo di attirare l'attenzione dell'utente distratto che, convinto di essere sul portale che viene rievocato dal nome della url, si trova, invece, di fronte a contenuti di tutt'altro tenore. Diffidate!
  • FONTI: la Bibbia di ogni giornalista che si rispetti. Le fonti sono fondamentali per confermare un rumor o per avere informazioni certe e di cui fidarsi. Una notizia riportata senza aver approfondito o senza riscontri potrebbe farti correre il rischio d'incappare in una fake news. 
  • IMMAGINI: così come i titoli anche le immagini, forse anche più delle parole, hanno potere evocativo e vengono utilizzate per attirare i lettori. Spesso le fake news presentano a corredo immagini ritoccate, video orchestrati ad hoc che dovrebbero immediatamente far sorgere più di qualche dubbio. 
  • STILE: la scelta di un lessico misterioso, allusivo, spiccatamente pruriginoso caratterizzano di frequente notizie dal contenuto opinabile ma pubblicate al solo scopo di suscitare una forte reazione nel lettore che, catturato dallo stile eccessivo, non s'interroga abbastanza sulla natura di ciò che sta leggendo. 
  • ERRORI  e FORMATTAZIONE: errori grammaticali, refusi o una formattazione confusa e non omogenea saltano subito all'occhio e spesso sono il tratto distintivo di alcune bufale, peraltro, mal confezionate.

Tutti questi elementi sono fondamentali per aiutarti a operare un discrimine netto tra ciò che è vero, tendezialmente poco attendibile o palesemente falso e ti possono guidare nel viaggio verso una corretta, sana e completa informazione. Certo anche un maggior controllo da parte degli organi prepisposti e leggi ancora più stringenti sul tema sarebbero molto utili allo scopo, ma su questo l'Italia ha ancora molta strada da fare. 

La Redazione


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