Il 17 maggio scorso si è celebrato il World Telecommunication and Information Society Day, una ricorrenza che cade ogni anno in questo giorno dal lontano 1969. La giornata del 17 maggio non è casuale, anzi, ha un elevato valore simbolico, perché proprio in questa data ricorre l'anniversario della firma della prima Convenzione Telegrafica Internazionale e della creazione dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) con sede a Ginevra. La Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione (WTISD) ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare su ciò che l'utilizzo di internet può offrire agli Stati, alle società e alle economie, nonché sui quali sono le azioni da mettere in campo per ridurre fino ad eliminare il digital divide.
E' proprio il tema del digital divide ad essere al centro ed è lui il focus su cui maggiormente si sta concentrando l'attenzione degli addetti ai lavori. Sembra soprendente, infatti, ma i dati emersi dall'analisi condotta dall''organizzazione internazionale elvetica non lasciano dubbi: sono ancora 2,6 miliardi le persone nel mondo senza una connessione internet. Le motivazioni di uno scenario di questo tipo vanno ricercate nella totale assenza di visione, d'investimento e di prospettiva in quei luoghi dove la possibilità di aver accesso alla rete semplicemente non esiste.
“Molti paesi, privi di politiche, investimenti e competenze digitali chiave, faticano a tenere il passo nell’odierno panorama digitale in rapida evoluzione – come rileva l’Itu nella sua nota ufficiale – La giornata internazionale delle TLC ricorda al mondo i progressi ancora da fare per garantire che tutti possano beneficiare delle tecnologie digitali”.
“Nell’odierno panorama digitale in rapida evoluzione, l’innovazione è diventata sinonimo di opportunità di crescita e soluzioni alle pressanti sfide sociali – si legge nel comunicato diffuso dall’Itu – Colmare il divario digitale è fondamentale per garantire che tutti, indipendentemente dal luogo o dal background, possano beneficiare del potere trasformativo della tecnologia”. Dunque, il lavoro da compiere va verso la direzione di un futuro che sia sostenibile, certo, come ha ben indicato l'Agenda 2030 dell'ONU, ma anche inclusivo. E l'inclusività non può non passare dall'innovazione tecnologica per garantire a tutti l'accesso alla rete.
E quale è, dunque, il ruolo dlel'ITU nel raggiungimento di questo risultato? L’orgnizzazione internazionale rappresenta un coordinatore chiave, capace di mettere insieme lear dei vari Paesi, esperti del settore per aiutarli a intraprendere il percorso dell'innovazione. A questo proposito l'ITU svolge un ruole strategico per quei Paesi che intendono impegnare risorse e competenze per crescere e combattere finalmente il digital divide.
L'auspicio è che la prossima Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni sia anche l'occasione per festeggiare un nuovo traguardo, riducendo e di molto quell'impressionante numero d'individui tagliati fuori dalla comunicazione digitale.
La Redazione