Un rapporto, il loro, che si basa sulla reciprocità. Se la fibra permette alle sinapsi artificiali di lavorare febbrilmente, dal canto suo, l'AI e i vari sistemi di machine learning monitorano le grandi infrastrutture di telecomunicazione analizzando continuamente milioni di parametri, come, temperatura, vibrazioni, attenuazioni del segnale e flussi di traffico. Se qualcosa non va, l’algoritmo lo capisce prima degli umani. Parliamo della cosiddetta manutenzione predittiva che consente agli operatori di intervenire prima che un guasto si trasformi in un blackout.
L'AI può spingersi anche oltre, ottimizzando il traffico in tempo reale, imparando il comportamento della rete e instradando i dati lungo i percorsi meno congestionati, restituendoci connessioni più dinamiche ed intelligenti: se un tratto di rete si satura, il sistema reagisce automaticamente per garantire la massima fluidità. Sembra fantascienza ma, invece, sono le reti auto-adattive e auto-ottimizzanti, dove l’intelligenza artificiale non si limita a monitorare ma prende decisioni e le attua. La rete è viva, evolve in autonomia per garantire sempre prestazioni al top e tutto questo è merito dell'intelligenza artificiale.
Anche gli stessi cavi ottici diventano il luogo dove l'intelligenza artificiale può esprimere le sue capacità. Alcune fibre di nuova generazione sono in grado di comportarsi come sensori distribuiti, rilevando microvibrazioni o cambiamenti ambientali lungo il tracciato. Questi segnali vengono poi analizzati dall’intelligenza artificiale per capire in tempo reale se ci sono anomalie o potenziali danni.
E nelle nostre case? In prospettiva, anche le reti domestiche diventeranno intelligenti. Router e modem saranno in grado di gestire automaticamente il traffico, dando priorità ai dispositivi o alle applicazioni che ne hanno più bisogno, in base al comportamento dell’utente e ai modelli appresi nel tempo.
La fibra ottica e l’intelligenza artificiale non sono più due tecnologie separate: sono due componenti della stessa infrastruttura evolutiva. La simbiosi è perfetta: la fibra sente, l’AI interpreta.
La Redazione