I guru della tecnologia: Mark Zuckerberg

[gio 1 agosto 2024]

A 20 anni dalla nascita di Facebook, una fotografia di Mark Zuckerberg, il creatore di The Social Network



Ha compiuto quarant'anni lo scorso 14 maggio e ne sono passati già 20 dalla genesi di una creatura che avrebbe cambiato per sempre la vita di tutti noi. Un'affermazione che ci sentiamo di fare, senza rischiare di sembrare altisonanti, esagerati, megalomani, ma avendo i piedi ben saldi, ancorati sapientemente al terreno, senza scossoni, senza tentennamenti. Oggi è impossibile pensare a un mondo senza Facebook, nel bene e nel male, il social network ideato in quel lontanissimo 2004, tra le stanze del campus universitario di Harward, l'Università più prestigiosa d'America, ha segnato uno spartiacque, un prima e un dopo Mark Zuckerberg e la sua piattaforma "per restare in contatto con le persone della tua vita".  

FibeRevolution, la connessione perfetta per curiosare sui social

Certo, oggi, Facebook potrebbe risultare un po' datato, soprattutto agli occhi delle nuove generazioni di teenager, tutti foto su Instagram e video su TikTok, una roba da boomer, insomma, ma la sua portata sociale e il modo in cui ha influenzato il sistema delle relazioni interpersonali, le attività di promozioni e di marketing, il mondo dell'informazione, il mercato stesso, portando alla nascita di nuove figure professionali, è innegabile. Facebook è stato e rimarrà sempre The Social Network, citando il celebre film del 2010 di David Fincher, il social media per eccellenza. Tutti gli altri sono venuti dopo, sono figli di quel pollice all'insù. 

Oggi ripercorriamo insieme le tappe della giovane ma intensissima vita di Mark Zuckerberg, il ragazzo di New York che ha fatto la sua puntata e, grazie all'indiscusso talento, le capacità innate, la perfetta intuizione e un pizzico di fortuna, con Facebook ha vinto. 

Gli anni del liceo e il fascino del coding

Mark Zuckerberg nasce a White Plain, nello Stato di New York da una famiglia dell'alta borghesia ebraica: il padre è un dentista e la madre una psichiatra. Già in tenera età mostra un talento naturale nei confronti del coding: risale agli anni delle scuole medie la scrittura del suo primo software. Colpito dalle capacità del figlio, il padre decide di assumere lo sviluppatore di software David Newman per dargli lezioni private di programmazione. Le straordinarie capacità del ragazzo sono evidenti tanto che il suo insegnante lo defisce un vero prodigio.

L'amore per la scrittura di software, specialmente strumenti di comunicazione e giochi, porta Zuckerberg a seguire, già durante le superiori, un corso universatario di programamzione al Mercy College. Ed è sempre durante l'high school che sviluppa e carica su Slashdot, celebre sito informativo su argomenti di carattere tecnologico, un music player, Synapse Media Player, che, grazie al machine learning poteva imparare le preferenze musicali degli utenti, e fa ottenere al suo ideatore un bel 3 stelle su 5 da PCMagazine. Una prima rilevante consacrazione.

Gli anni di Harward: da Facemash a Facebook

Quando Zuckerberg approda ad Harward, la sua fama di fine ed esperto programmatore lo precede. Inizia a studiare informatica e psicologia ed entra far parte di una confraternita ebraica. Una semplice ed ordinaria vita da college, ma il ragazzo prodigio della programmazione non vuole mettere il coding nel cassetto e, già durante il primo semestre del secondo anno, inventa un programma chiamato CourseMatch, che consentiva agli utenti di decidere i corsi da frequentare in base alle scelte di altri studenti e di creare così gruppi di studio. L'idea di condividere interessi e mettere in collegamento le persone attraverso uno spazio virtuale comune inizia a farsi strada nella mente del genio. 

Di lì a pochi mesi arriva Facemash, un sito che permetteva di votare l'avvenenza fisica delle studentesse di Harvard. Il sito viene creato in un solo fine settimana e il lunedì mattina successivo Harward è costretta a bloccarlo perché la sua popolarità era diventata così impressionante, in un lasso di tempo brevissimo, da portare al sovraccarico della rete internet dell'intera Università. A questo si aggiunge il fatto che Zuckerberg aveva preso le foto dai vari Face Books, i libri che riportavano i nomi e le foto di tutti quelli che vivevano nei dormitori degli studenti, senza chidere alcun tipo di autorizzazione. Risultato: scuse pubbliche e sei mesi di sospensione, ma il ragazzo aveva dimostrato a tutti di cosa era capace. Il vaso di Pandora era stato aperto.

Non passa molto tempo, infatti, è il 14 febbraio 2004, appena il semetre successivo, quando dalla mensa di Harward, Zuckerberg fonda The Facebook, raggiungibile all'indirizzo thefacebook.com. Prendendo spunto dall'idea alla base degli annuari dei tempi dell'high school, The Facebook, poi solo Facebook, nasce come una rete per mettere in contatto tra loro gli studenti di Harward, un'esclusiva per l'Università più esclusiva d'America.

Di lì a poco, però Zuckerberg decide di ampliare, insieme al suo compagno di stanza Dustin Moscovitz, il progetto anche ad altre università partire dalla Stanford University, l'Università di New York, il Dartmouth College, l'Università di Yale, la Brown e altre ancora che, per prossimità sociale o vicinanza geografica, avevano rapporti con l'Università di Harward. 

L'idea funziona, eccome, i numeri aumentano in modo esponenziale e Mark Zuckerberg e i suoi soci decidono di lasciare il campus per andare a lavorare al progetto in un piccolo ufficio a Palo Alto in California. Si passa dalla est coast alla west coast, si passa da The Facebook, il social universitario, a Facebook, il social mondiale. 

Il 21 luglio 2010 Zuckerberg annuncia che la compagnia ha raggiunto i 500 milioni di utenti. Il resto è storia recente. Facebook, il social network dei record con i suoi quasi 3 miliardi di iscritti, più di un terzo della popolazione mondiale, oggi è diventato una holding con il nome di Meta, che racchiude tutte le società a esso collegate, da Instagram a WhatsApp, da Messenger a Threads fino a Oculus, segnando così l'ingresso nel metaverso, perché il mondo reale all'appena quarantenne di White Plains non basta più. 

La Redazione


Il più venduto

FiberEvolution
Full

Per i primi 6 mesi

Fibra fino a 1 Gigabit/s

Modem Evoluto Fritz!Box 7530 AX

Chiamate Illimitate


fritzbox 7530