Riuscire nell'impresa ciclopica di organizzare tutta la conoscenza presente in rete e renderla fruibile in modo gratuito a chiunque la richieda non è così scontato. Ideare un algoritmo in grado di catalogare questo universo sterminato di informazioni non è proprio come compilare un foglio Excel. Costruire un motore di ricerca capace quasi di predire la richiesta dell'internauta e di fornire esattamente la risposta che sta cercando è stupefacente. Farlo a solo 25 anni ha davvero dell'incredibile.
Questa è la storia di Larry Page, cofondatore, insieme al suo compagno di stanza a Stanford, Sergey Brin, del motore di ricerca per antonomasia, del colosso di Mountain Wiew, del sito web più visitato al mondo (e non poteva essere altrimenti, solo nel mese di luglio 2024 Google ha generato 84,31 miliardi di visite, di cui 3,244 miliardi di visitatori unici). Questa è la storia di due ragazzi di Stanford accomunati dalla passione per Internet, la rete delle reti. Questa è la storia di uno, quello americano, dei papà di Google.
Larry Page nasce il 26 marzo 1973 a East Lansing, cittadina dello Stato del Michigan e cresce in un ambiente molto stimolante dal punto di vista intellettuale. I suoi genitori sono due professori: il padre d'informatica, proprio all'Università del Michigan, la madre di programmazione. Insomma, libri di matematica, di scienze e riviste di settore non mancano, tanto che il piccolo Larry, già a sei anni, sa usare i pc dei genitori ed è il primo bambino della sua classe a svolgere un compito proprio al computer.
Dopo essersi laureato in ingegneria informatica con il massimo dei voti all'Università del Michigan, nel 1995 si trasferisce a Stanford per conseguire il dottorato alla Stanford University. Ed è proprio qui che incontrerà il suo partner in crime: Sergej Brin. E' con lui che, su richiesta della prestigiosa Università, inizia a lavorare a quell'algoritmo magico, le fondamenta su cui verrà costruito di lì a poco Google.
Page dà vita, appunto, a un algoritmo che, oltre a scandagliare l'intero web, può anche assegnare una valutazione a un contenuto in base al numero e alla qualità dei link che fanno riferimento alla stessa pagina. Il ruolo di Brin è, invece, implementare questo algoritmo all'interno di una piattaforma operativa più ampia. Di fatto un motore di ricerca capace di restituire i risultati basati sul l'algoritmo qualitativo del compagno di avventure. I talenti dei due ragazzi sono perfettamente complementari.
Siamo nel 1996, Larry Page ha solo 23 anni e, insieme al suo compagno di stanza a Stanford, sta lavorando, appunto, all'algoritmo che cambierà il futuro della ricerca online. I due ragazzi capiscono da subito il potenziale della ricerca che stanno facendo e decidono di comune accordo di rinunciare alle loro borse di studio e di affittare un garage a Menlo Park per lavorare in modo del tutto autonomo al loro ambizioso progetto. Una storia che è iniziata come per Facebook di Mark Zuckerberg ed è proseguita come Apple di Steve Jobs.
Arrivamo al 1998, appena due anni dopo. Grazie a una raccolta fondi tra parenti, amici e piccoli investitori, Page e Brin completano tutte le pratiche burocratiche per creare la società. Google nasce ufficialmente il 4 settembre 1998. A questo punto vengono acquistati i primi server e Google debutta. La sua crescita è velocissima e la sua storia è costellata di successi senza precedenti e di un valore di mercato sempre più alto: la società è stata quotata in borsa nel 2004 e la sua capitalizzazione di mercato ora supera i 900 miliardi di dollari.
Ormai azienda monopolista nel settore delle ricerche online, gli anni Duemila per Google sono quelli della differenziazione. Con l'acquisto di Android prima e di YouTube poi, Big G sbarca anche sulle rive del mobile e dello streaming di contenuti online. Il 2015 è un altro anno chiave per Google: nasce Alphabet, la nuova holding societaria che mette insieme tutte le varie start up dell'azienda. Appena 4 anni dopo, nel 2019, sia Page e Brin abbandonano qualunque ruolo dirigenziale all'interno dell'azienda che hanno fondato insieme, ponendo al vertice di Google Sundar Pichai, il nuovo e attuale CEO di Google e Alphabet.
ll nome Google deriva da una storpiatura di Googol, il termine coniato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasner per riferirsi al numero 10 elevato a100, rappresentato da un 1 seguito da 100 zeri. Un nome più che perfetto per rappresentare un universo sconfinato di informazioni come il web. In realtà, si racconta che il nome dovesse essere proprio Googol ma, non sapendo bene come fosse scritto, all'ufficio brevetti registrarono Google. E noi lo chiamiamo da sempre e continueremo per sempre a chiamarlo così.
La Redazione