Mese nero quello di marzo per TikTok, la piattaforma tanto scaricata, celebrata e utilizzata dai più giovani, ma che ha conquistato anche i boomer, non ha certo di che sorridere in questo esordio di primavera. I duri colpi sono arrivati da più fronti. Prima gli Stati Uniti, dove la Camera ha approvato una legge che vieterebbe l'utilizzo dell'app cinese in tutto il territorio degli States e poi l'Italia, dove l'Antitrust ha sanzionato il social del Sol Levante con una multa da 10 milioni di euro.
Per chi non la conoscesse, una esigua minoranza è certo, TikTok è una piattaforma di video sharing nata in Cina ormai quasi 10 anni fa, il 20 settembre 2016 e nota all'inizio con il nome di musical.ly. Gli utenti possono creare brevi video dai 15 ai 600 secondi editandoli con effetti, musica e velocizzandone o rallentandone la riproduzione, insomma, personalizzandoli a piacere. Il successo dell'app è stato travolgente: sono 19,7 milioni le persone solo in Italia che mensilmente approdano sulla piattaforma. Ma qualcosa deve essere andato storto, tanto da attirare l'attenzione dell'Antitrust italiana che ha deciso d'intervenire. Capiamo insieme cosa è accaduto.
L'Antitrust ha sanzionato la piattaforma per aver ritenuto “Inadeguati i controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma, in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili". In particolare la sazione ha interessato 3 società che fanno capo a TikTok: Bytedance - l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl.
L'attività instruttoria, portata avanti dall'organismo di controllo, ha, infatti,ravvisato, si legge nella lotta diramata, la presenza di "contenuti suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, quali quelli relativi alla challenge della cosiddetta cicatrice francese”. Si tratta di una pratica purtroppo diffusa tra i giovanissimi di sfidarsi sulla piattaforma a colpi di challenge al limite dell'autolesionismo.
L'indagine non ha lasciato alcun dubbio e TikTok è stata ritenuta colpevole di non aver vigilato abbastanza, soprattuto per quanto riguarda la french scar, andando incontro a un inevitabile sanzione. Ovviamente, a seguito della posizione assunta dall'Antitrust, la società ha reagito, pubblicando a sua volta una dichiarazione attraverso un suo portavoce: "Siamo in disaccordo con questa decisione. Il contenuto legato alla cosiddetta 'cicatrice francese' registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l'AGCM annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei 'Per Te'".
Il danno, però, è fatto e TikTok è stata multata. L'azienda ricorrerà in giudizio per opporsi alla decisione dell'autorità italiana? Siamo abbastanza certi che la storia è tutt'altro che ai titoli di coda.
La Redazione