Fibra ottica e rame, e per rame intendiamo metonimicamente l'ADSL, sono due tecnologie molto diverse, due modi di trasmettere i dati che oggi, nonostante l'avanzamento dei lavori del Piano Bul, continuano ancora a convivere in molte città italiane. Ma quali sono le reali differenze in termini di velocità, prestazioni e affidabilità? Andiamo a scoprirle insieme, senza annoiarti con troppi tecnicismi, ma, comunque, in modo rigoroso e preciso.
Il rame potremmo definirlo come la tecnologia storica delle telecomunicazioni. I cavi in rame trasmettono segnali elettrici, gli stessi che per decenni hanno portato le telefonate nelle nostre case. Con l’avvento di internet, quei cavi sono stati adattati al traffico dati: prima con l’ADSL, poi con le soluzioni VDSL e FTTC (Fiber To The Cabinet), dove la fibra arriva fino all’armadio in strada e l’ultimo tratto è ancora in rame.
La fibra ottica, invece, sfrutta filamenti sottilissimi di vetro o plastica per trasportare impulsi luminosi. La luce viaggia molto più velocemente dei segnali elettrici e senza subire le stesse interferenze. È la tecnologia alla base delle connessioni FTTH (Fiber To The Home), dove la fibra arriva direttamente dentro casa, senza le parti in rame a fare da collo di bottiglia.
Le loro caratteristiche intrinseche comportano alcune sostanziali differenze in termini di prestazioni della connessione, in particolare, per quanto riguarda la velocità:
In poche parole, con la fibra si apre una prospettiva di crescita infinita, mentre il rame ha raggiunto ormai da tempo il suo limite strutturale e nessun progresso tecnologico potrà mai consentirgli di superarlo.
Non solo, la natura stessa dei due materiali li rende molto diversi anche in termini di sensibilità rispetto a possibili interferenze esterne e ai tempi di latenza:
Inoltre, il rame è soggetto a ossidazione, usura e dispersioni e questo, col tempo, comporta un peggioramento delle prestazioni. La fibra invece, oltre a garantire maggiore durata, è meno vulnerabile agli agenti atmosferici. Questo si riflette anche sulla qualità complessiva del servizio: meno guasti, meno interventi tecnici, più continuità.
Tutte queste considerazioni sulle differenze, i limiti e la natura delle due tecnologie, ci portano ad arrivare a un'unica possibile conclusione: la fibra ottica non è solo una scelta perfettamente in linea con i tempi attuali e le esigenze contingenti che dominano il nostro uso della rete, ma una concreta garanzia per il futuro. È l’infrastruttura su cui si basano le nuove reti 5G, le smart city e i servizi digitali più avanzati. Al contrario, il rame è una tecnologia ormai al tramonto, obsoleta, superata, utile solo dove ancora non arriva la fibra, ma destinata a essere dismessa progressivamente.
Fibra e rame non giocano la stessa partita. Se il rame ha permesso a milioni di persone di entrare nell’era di internet, la fibra rappresenta la porta verso il futuro. Maggior velocità, stabilità, minore latenza e migliore affidabilità: la differenza non è solo numerica, ma esperienziale. Guardando avanti, la sfida è già chiusa: la fibra ottica ha tutte le carte in regola per diventare la protagonista assoluta della connettività.
La Redazione