Piano BUL: catasto delle reti per accelerare i lavori

[gio 21 novembre 2024]

Più trasparenza e cantieri più veloci, il catasto delle reti mette il turbo al Piano BUL



Del Piano BUL abbiamo parlato diverse volte all'interno dei nostri approfondimenti dedicati alla distribuzione della banda ultra larga sul territorio nazionale. Ci teniamo a tenervi il più possibile informati sullo stato dell'avanzamento dei lavori e su quali comuni finalmente sono stati raggiunti (o lo saranno a breve) dalla connettività in fibra, sia FTTH che FTTC. Sappiamo bene quali sono gli attori in campo: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Open Fiber e Infratel, la società in house a cui il Ministero ha affidato il compito di realizzare quanto necessario al raggiungimento degli obiettivi del Piano Bul entro il 2026.

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A loro si unisce un altro protagonsita, non certo nuovo del settore, ma investito di un ruolo che si sta imponendo per il suo evidente potere strategico. Si tratta del Sinfi, il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture, che "costituisce -come si legge sul portale uficiale dell'organismo- il catasto di tutte le infrastrutture fisiche presenti nel soprasuolo e sottosuolo del territorio nazionale".

Confluiscono, infatti, nel SINFI tutte le banche dati contenenti informazioni sulle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e sulle infrastrutture fisiche funzionali ad ospitarle da parte dei gestori delle infrastrutture fisiche, sia pubblici che privati, nonché da parte degli enti pubblici che ne sono detentori.

Il Sinfi, è gestito da Infratel è si sta dimostrando molto utile per gli operatori del settore, impegnati nella realizzazione del Piano BUL, proprio perché costituisce una sorta di banca dati, un catasto delle reti, un punto unico di accesso digitale nazionale che mette a disposizione degli operatori e dei gestori di reti tutte le informazioni relative alle infrastrutture fisiche esistenti che potrebbero essere utilizzate o condivise per l’installazione di nuove reti ad altissima capacità.

Il nuovo accesso semplice e trasparente a queste informazioni permette, dunque, agli operatori impegnati nel connettere il Paese in fibra ottica, di avere un'istantanea della situazione reale, sia in riferimento alla lista di tutte le infrastrutture fisiche esistenti, sia per quanto concerne le opere di genio civile in corso e programmate su tutto il territorio nazionale.

Grazie alla nuova versione della piattaforma sarà possibile “agevolare l’installazione di nuove reti” - spiega Infratel in una nota diffusa e pubblicata sulle pagine di CorCom, ma anche “contribuire alla riduzione dei costi, alla protezione delle infrastrutture esistenti e alla promozione di una gestione sostenibile del territorio. In un contesto in cui la connettività e l’accesso alla rete ad alta velocità sono diventati elementi fondamentali per la competitività economica e sociale, il Sinfi gioca un ruolo chiave nel supportare la transizione digitale dell’Italia”.

Uno strumento in più per velocizzare l'arrivo dei servizi in fibra ottica anche a casa tua. 

La Redazione


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