La fibra ottica è più sicura? Come proteggere i tuoi dati

[gio 16 ottobre 2025]

Fibra ottica e cybersecurity: quanto è davvero sicura la banda ultra larga



Mettiti comodo e ascolta!

 

L'analisi del rapporto tra connettività e sicurezza informatica è una questione sempre molto attuale e particolarmente cara agli utenti che abitualmente per lavoro o per svago utilizzano internet. Ma la rete, come è noto, è un oceano d'informazioni, di contenuti di varia natura, ma anche, guai a dimenticarlo o sottovalutarlo, di possibili insidie. Per questo è fondamentale sapere come muoversi al suo interno e dotarsi di una tecnologia di connessione che possa aiutarti nella protezione dei tuoi dati sensibili proprio mentre navighi. 

Anche in questo caso è la fibra ottica ad essere la protagonista, quella tecnologia che usa impulsi luminosi come corsie preferenziali sui cui i dati viaggiano ad altissima velocità, con poca perdita di segnale anche su lunghe distanze e senza subire le interferenze elettromagnetiche. 

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Oltre a costituire la prima scelta in virtù delle loro elevate prestazioni, le connessioni in fibra ottica, siano esse in FTTH (Fiber To The Home) o FTTC (Fiber To The Cabinet), sono anche sicure? Scopriamolo. Quando si parla di cybersecurity, di sicurezza informatica, appunto, ci si riferisce a tutte le best practices volte a proteggere i sistemi, le reti, i programmi e i dati da attacchi digitali. La fibra ottica per sua natura è più protetta rispetto a tecnologie maggiormente datate, come, per esempio, l'ADSL. La banda ultra larga possiede, infatti, già alcune caratteristiche intrinseche che la mettono al riparo dagli hacker. Vediamole: 

  • Resistenza alle interferenze e ascolto clandestino: poiché i dati viaggiano come luce dentro vetro/plastica, non ci sono correnti elettriche che possano essere intercettate da un semplice contatto esterno come accade con il cavo in rame;
  • Immunità da disturbi elettromagnetici: i cavi in fibra non sono sensibili alle interferenze elettromagnetiche, quindi la trasmissione non può essere disturbata con segnali esterni;
  • Capacità di gestire grandi flussi di dati: se la rete è ben dimensionata, la fibra permette di sostenere attacchi tipo DDoS proprio perché ha molta più banda disponibile;
  • Innovazioni quantum-safe: si tratta di tecnologie di cifratura che proteggono i dati da minacce dei futuri computer quantistici, sostituendo i vecchi algoritmi crittografici vulnerabili con nuovi metodi più resistenti.

Ovviamente, anche se più robusta rispetto al rame, anche la fibra ottica non è invincibile e presenta alcune vulnerabilità: 

  • Tapping fisico: qualcuno potrebbe accedere fisicamente al cavo. Non è così semplice, non è così frequente, ma può accadere se l’infrastruttura non è efficacemente protetta;
  • Sabotaggio e danni fisici: come taglio del cavo, operazioni di scavo, danni causati da infrastrutture stradali, animali, fenomeni naturali;
  • Attacchi provenienti dall’interno e accessi non autorizzati: se uno ha accesso fisico o logico agli apparati che gestiscono la fibra, pensiamo alle centraline o alle terminazioni ottiche, può manipolare o captare il traffico dati;
  • Carente cifratura o protocolli di sicurezza deboli: se i dati non sono criptati o non lo sono efficacemente, possono essere esposti a rischi quando transitano;
  • Minacce emergenti, come gli attacchi quantistici: già citati, sono un particolare tipo di minaccia che richiede standard standard per poterlo contrastare. 

Premesso ciò ed elencati quali sono i punti di forza e le debolezze della connessione in fibra ottica, passiamo a qualche consiglio utile a garantirti una navigazione sicura e protetta dalle minacce che si nascondono, alcune anche molto bene, nella rete. E' chiaro che il tipo d'intervento cambia a seconda che sia rivolto alle grandi aziende o all'utente finale. Nel primo caso ecco le 5 best practices necessarie per essere al passo con la sicurezza informatica

  1. Cifratura end-to-end: assicurati che i dati siano criptati sin dall’origine fino alla destinazione finale;
  2. Uso di protocolli solidi: verifica sempre che il provider e i dispositivi usino protocolli aggiornati, con cifrature moderne non vecchie versioni che presentano vulnerabilità;
  3. Monitoraggio della rete: come le cadute improvvise di segnale, le alterazioni nella perdita di segnale, le variazioni di latenza;
  4. Sicurezza fisica delle infrastrutture: evita che accessi non autorizzati possano raggiungere cavi, proteggendo le giunzioni, i terminali, usando armadi chiusi, affidandoti a sistemi di sorveglianza;
  5. Ridondanza e disaster recovery: predisporre percorsi alternativi se un tratto di fibra è danneggiato, in modo che, in caso di interruzioni accidentali o dolose, il traffico possa essere reindirizzato rapidamente.

Anche tu, però, puoi fare la tua parte per godere della tua fonte di connettività in tutta sicurezza. Per esempio, devi aver sempre cura dei tuoi dispositivi locali come, il router, il modem e il tuo pc, facendo in modo tale che siano sempre aggiornati ed equipaggiati con un buon antivirus, oltre a scegliere password sicure e difficili da individuare.

La Redazione

 


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