Nei primi mesi del 2020 è stato riscontrato in Italia un aumento della velocità media di connessione di casa rispetto all’anno precedente, tuttavia questa crescita ha subito una forte battuta d’arresto durante il periodo di lockdown.
Nel nostro Paese la situazione di emergenza sanitaria da Covid-19, ha avuto ripercussioni negative anche sull’andamento della velocità internet delle connessioni fisse di casa che è scesa in quasi tutte le regioni italiane.
Secondo un indagine condotta da SosTariffe.it che raccoglie i dati ottenuti degli speedtest effettuati dagli utenti nei primi 4 mesi del 2020, in Italia si è registrato un aumento della velocità internet di download del 32% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Andiamo ad esaminare l’andamento della velocità di internet prima e durante il lockdown nelle varie regioni italiane.
Esaminando l’andamento generale prima della pandemia (periodo dal 9 gennaio al 27 febbraio 2020), in Italia la velocità media di download da casa è cresciuta del 32,03% passando da 33,06 Mbps del 2019 a 43,65 Mbps del 2020.
Andando ad vedere nel dettaglio l’andamento delle singole regioni, emerge che la Campania è stata quella con il più forte aumento di velocità di download, dato che è passata da 35 Mbps del 2019 a 65 Mbps del 2020 con un +83,64%. Al secondo posto troviamo il Lazio dove la velocità di connessione ha fatto rilevare una crescita del +70,51%, dai 30 Mbps si è passati a 52 Mbps. Al terzo posto vi è l’Umbria ne eguaglia i progressi con un +70,06%, seguita dal Molise, che pur avendo velocità tanto più inferiori, ha migliorato di molto le proprie prestazioni con un +52,03%.
Quasi tutte le regioni hanno migliorato i tempi di download rispetto all’anno precedente. Le uniche regioni che hanno peggiorato le loro performance di velocità sono state la Sardegna con un piccolo calo pari a -2,21%, il Friuli Venezia-Giulia che registra un -24,69% e la Valle d’Aosta con una diminuzione del -63,75%.
Durante il lockdown (periodo dal 9 marzo al 27 aprile 2020) rispetto ai mesi precedenti, vi è stata una generale diminuzione della velocità di download pari a – 24,28%, dovuta ad un massiccio utilizzo delle linee con un picco di accessi contemporanei, in particolare per via dello streaming che ha prodotto un elevato traffico di rete.
Le regioni più colpite dai rallentamenti di rete sono state l’Emilia Romagna passata da
da 68 Mbps a 37 Mbps con un calo del -46, 26%, seguita da l’Umbria scesa del -43,83% e infine la Sicilia con una diminuzione del -40,15%.
Ci sono state però alcune regioni che hanno fatto registrare dei miglioramenti nella velocità di connessione durante la quarantena, come la Liguria +2,61%, la Campania +3,91%, la Puglia +6,01%, la Valle d’Aosta +16,1% e il Molise con addirittura un +48,55%.
Molte famiglie durante il periodo di quarantena hanno deciso di affidarsi alla potenza della fibra per avere delle migliori prestazioni in termini di velocità di connessione. Sono aumentati infatti coloro che hanno dichiarato di navigare ad una velocità di almeno 100 mega.
Da quanto è emerso dalle dichiarazioni rese in fase di speed test, le regioni che hanno deciso di passare ad una tecnologia più evoluta rispetto ai mesi precedenti la pandemia, sono state: il Friuli Venezia-Giulia +187,5%,la Puglia +180%,il Veneto +153, 25%, la Campania +125,25%, l' Abruzzo e la Basilicata +100%.
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