Il consiglio di stato blocca i voucher banda ultralarga

[lun 8 febbraio 2021]




Voucher Banda Ultralarga: il Consiglio di Stato accoglie la domanda di sospensione e sollecita il TAR


Il Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza in cui accoglie la domanda di sospensione cautelare dei voucher per la banda ultralarga richiesta dalle associazioni di categoria dei rivenditori di elettronica AIRES, ANCRA e MediaWorld, sollecitando il Tar a convocare un’udienza per deliberare nel merito la questione. Le misure introdotte dal Piano Voucher del Mise prevedono fino a 500 euro per l’acquisto di abbonamenti internet a banda ultralarga, pc o tablet destinato alle famiglie con reddito Isee sotto i 20 mila euro l’anno.

Le associazioni dei rivenditori di prodotti elettronici avevano fatto ricorso contro il meccanismo dei voucher per la banda ultralarga introdotto dal Mise attraverso la società in house Infratel Italia, in quanto assegna l’esclusiva per la fornitura di pc e tablet sovvenzionati dallo Stato agli Internet Service Provider che erogheranno le connessioni incentivate, tagliando fuori i negozi specializzati.

La disciplina dei Bonus previsti dal Decreto prevede che solo gli operatori dei servizi di connettività possano fornire anche i dispositivi informatici, cioè i tablet o i personal computer, coprendo un valore fino a 300 euro (che verranno loro rimborsati dallo Stato), utilizzabili dagli aventi diritto per l’acquisto del bene, o come sconto sui prodotti di valore maggiore. Una possibilità che viene invece “ingiustificatamente preclusa a tutti gli altri rivenditori di dispositivi elettronici e informatici” fanno sapere le associazioni, “mentre sarebbe stato semplice e logico consentire ai beneficiari di spezzare in due il proprio Bonus e, dopo avere stipulato il contratto per la connettività, scegliere sul libero mercato il prodotto al miglior prezzo, o comunque maggiormente confacente alle proprie necessità”.

In risposta alla notizia dell’ordinanza, Andrea Scozzoli, presidente di AIRES ha dichiarato: “Riteniamo essenziale, anche alla luce delle immense risorse che verranno immesse nel nostro paese con il Recovery Fund, che la politica dei bonus e degli incentivi sia attuata prima di tutto senza alterare il contesto concorrenziale del mercato e salvaguardando la solidità di tante imprese”.

Secondo i dati aggiornati disponibili sul sito del progetto Banda Ultralarga, tra voucher prenotati e attivati, sono state impegnate circa il 27% delle risorse disponibili per gli incentivi per la Banda Ultra Larga.

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