E’ arrivata la conferma che entro marzo 2021 dall’unione tra Tim e Open Fiber nascerà una nuova rete unica che si chiamerà FiberCop.
Tim risulterà essere il socio di maggioranza con il 50,1%, mentre Open Fiber che è al lavoro per cablare l’Italia con la Fibra Ottica FTTH, avrà la restante parte.
Con questa operazione, “Tim sarà il fornitore esclusivo per la costruzione e la manutenzione delle reti e fornirà ulteriori servizi a FiberCop che avrà una struttura snella con meno di 100 dipendenti”, si legge nel comunicato stampa rilasciato da Telecom.
L’obiettivo di FiberCop è quello di portare la fibra ultra veloce FTTH in almeno il 56% dei comuni in aree nere e grige entro i prossimi 5 anni, mentre le aree bianche vedranno l’arrivo di ulteriori investimenti per quanto riguarda l’espansione delle linee in fibra misto rame (FTTC), con l’intenzione di convertirle in fibra ottica. In questo caso al momento non è ancora chiaro come il sistema andrà a gestire le reti FTTH di proprietà Infratel ossia quelle del MISE che non sono dunque di Open Fiber.
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La nuova rete, nella sua forma finale, si chiamerà AccessCo e fornirà in wholesale quindi ”all’ingrosso”, la connettività agli altri gestori di telefonia che già sono già presenti o che vorranno utilizzarla in futuro. Entrando nello specifico della componente aziendale, FiberCop entro marzo 2021 sarà controllata da Tim per il 58%, dal fondo americano Kkr per il 37,5% (a seguito dell’offerta da 1,8 miliardi di euro sulla rete secondaria di Tim) e da Fastweb per il restante 4,5% grazie alla sua partecipazione in FlashFiber.
Una volta creata FiberCop, secondo indiscrezioni sembra poi che Enel cederà la parte di OpenFiber ad un fondo australiano ma non ci sono notizie certe a riguardo.
La necessità di avere una nuova rete efficace in Italia porterà dunque alla creazione di FiberCop: una società unica per la gestione della rete a banda larga.