In seguito alle misure anti contagio per combattere la pandemia da Covid, la didattica a distanza rappresenta l’unica soluzione possibile per garantire formazione e continuità scolastica.
La Didattica a distanza sempre più difficile in una famiglia italiana su quattro che non dispone nella propria abitazione, di una connessione a banda larga in grado di supportare senza problemi grandi flussi di dati e i collegamenti audio video necessari alle lezioni telematiche. A evidenziarlo è un’analisi di Uecoop, l’Unione Europea delle Cooperative, realizzata prendendo in esame i dati diffusi da Istat.
A essere più colpite dalla mancanza della banda larga sono le famiglie che vivono nelle regioni del sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Basilicata al Molise fino alla Puglia.
Secondo l’analisi di Uecoop su dati Istat, più in generale il problema riguarda il 25,3% dei ragazzi, circa 2,8 milioni in tutto, di età compresa tra io 14 e i 18 anni, che frequentano le scuole superiori, e che sono costretti a studiare da casa per via delle chiusure disposte dalle Regioni combattere l’emergenza sanitaria.
Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente tutelato è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni e del Paese, soprattutto in un momento delicato come quello attuale dove le conseguenze dell’emergenza coronavirus, sottolinea Uecoop, hanno già provocato una drammatica caduta del Pil.
Per fronteggiare l’emergenza intanto diverse aziende stanno mettendo in atto progetti per affiancare le scuole e minimizzare il digital divide. E’ il caso di Autostrade per l’Italia, che proprio in questi giorni ha fatto partire la distribuzione di apparecchiature tecnologiche a 18 istituti scolastici con l’obiettivo di facilitare le attività di didattica a distanza.
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