Tutti i rimedi per salvare lo smartphone dopo un tuffo accidentale
Mettiti comodo e ascolta!
Tutti al mare a godersi le meritate vacanze dopo un anno trascorso a correre per cercare, non sempre con successo, d'incastrare lavoro, impegni, figli, cani, annessi e connessi. Ecco, finalmente possiamo abbandonarci al relax, al riposo, per quanto possibile, ma quantomeno all'interruzione della sfiancante routine.
Tutto bene? Sì, se non fosse che proprio la prima mattina, del primo giorno, della prima settimana di vacanza, lo smartphone, non si sa bene a causa di quale sgarbo fatto agli dei in una vita passata, precipita con il tutto suo peso specifico malauguratamente in acqua.
Apriti cielo! Sia che si tratti di un terribile incidenti, in seguito a una caduta accidentale, a uno scherzo riuscito davvero molto male o a un lancio del pargolo, che proprio quel giorno ha deciso di qualificarsi alle Olimpiadi, scambiando il vostro preziosissimo device per un giavellotto, il danno è fatto.
Non tutti sanno che proprio una delle cause di rottura degli smartphone, soprattutto durante il periodo estivo, è l’immersione (involontaria o meno) in acqua. E' vero che molti dei telefoni ormai in commercio, in particolar modo i top di gamma, hanno un'ottima impermeabilità (cercate la certificazione IP68sul vostro) che, addirittura, consente brevi immersioni, ma uno smartphone nudo e crudo senza protezioni immerso in acqua, per lo più salata, potrebbe subire danni anche irreversibili.
E, dunque, cosa possiamo fare nel caso in cui il telefono si bagni per evitare di dover passare la vacanza a maledire ogni specchio d'acqua visibile e invisibile? Noi siamo qui per darvi qualche suggerimento salva smartphone bagnato e anche salva vacanza. Vediamoli insieme.
Innanzitutto, avvenuto il fattaccio, siate zen. Mantenere la calma è il primo trucco per prendere in mano la situazione in modo razionale e procedere con intelligenza per la risoluzione del problema. Ora veniamo alle azioni concrete:
Cosa non fare:
Soffiare nelle porte del device;
Scuotere il telefono come fosse uno shaker nel maldestro tentativo di far uscire l'acqua;
Premere i pulsanti;
Asciugarlo con il phon e sotto il sole per evitare il surriscaldamento dei circuiti;
Se lo smartphone è spento, provare a riaccenderlo.
Cosa fare:
Togliere la cover, ovviamente, ma anche la SIM, la memory card e, quando possibile, la batteria;
Mettere lo smartphone in posizione verticale per favorire la fuoriuscita del liquido;
Non asciugarlo con panni di fortuna strofinando energicamente, meglio tamponare con delicatezza;
Riporre lo smartphone in una scatola o in un barattolo coprendolo completamente con il riso crudo o le bustine di silice, note per le loro proprietà assorbiumidità;
e poi...aspettare (almeno 2 o 3 giorni) e pregare che questi accorgimenti diano l'esito sperato e che lo smartphone risorga.
Trascorso questo lasso di tempo, non resta che testare lo smartphone, verificando che tutto funzioni come prima del malaugurato tuffo. Se dovessero presentarsi malfunzionamenti e se questi rimedi fai da te non dovessero aver risolto il problema, si può tentare, in ultima istanza, di portarlo dal "dottore" in un centro di assistenza specializzato e confidare che sapienti mani lo sappiano rianimare.
A volte, però, purtroppo, i danni riportati dalla smartphone immerso accidentalmente in acqua potrebbero essere così gravi da non risolversi anche nel caso di un intervento di un professionista del settore. In questi casi, non resta che mettersi l'anima in pace, salutare per sempre il vostro amato device (e con tutta probabilità condannare a un campo estivo vostro figlio fino alla sua maggiore età) e rassegnarvi all'idea di acquistarne un altro, intaccando non poco il fondo vacanze.
Dunque, non fatevi rovinare le ferie da uno smartphone bagnato che non è mai fortunato, anzi, e tenetelo al sicuro da piccole ma temibili manine e da ogni liquido nel raggio di km. Buona estate!