Stampante 3D resina o a filamenti a confronto

[mar 15 ottobre 2024]

Pro e contro delle due tecnologie in voga per le stampanti 3D. Guida alla scelta



Oggi proveremo a dare una risposta al dilemma: stampante 3D resina o a filamenti? Entrambi questi apparecchi fanno parte della grande famiglia del making 3D che si basa sulla cosiddetta produzione addittiva: il processo di fabbricazione di oggetti fisici in 3D mediante l'estrusione di materiale, strato per strato, atto a creare le forme desiderate. 

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Si tratta di due device dalle caratteristiche (e dai costi) molti diversi e per questo s'indirizzano a target ben distinti in base al tipo di utilizzo per il quale sono destinate. Cerchiamo di capire quali sono i pro e i contro dei due dispositivi per cercare di aiutarti nella scelta, nel caso tu stessi pensando di acquistare la tua prima o la tua prossima stampante 3D

Stampante 3D resina 

La stampante 3D resina ha il grande vantaggio di realizzare prodotti più precisi, dunque, è spesso destinata a un uso di tipo professionale. Dopo aver disposto strato su strato il materiale, l’indurimento del prodotto avviene tramite l’esposizione alla luce ultravioletta. Il tipo di resina liquida fotosensibile utilizzata può essere di tre varianti che si differenziano per la modalità in cui il prodotto viene illuminato e fissato alla fine del processo produzione: 

  • SLA o stereolitografia: solidifica la resina stampata illuminandola con una luce UV  etorva il suo impiego principale è nell’hobbistica;
  • DLP: solidifica la resina stampata illuminandola con un proiettore che posiziona l’oggetto da stampare su una tela pixelata e lo fissa poi strato su strato;
  • LCD: solidifica la resina stampata illuminandola con uno schermo LCD utilizzata come sorgente di luce UV. 

La precisione del prodotto finito e la possibilità di ottenere forme più complesse, addirittura trasparenti, di fatto, posiziona la stampante 3D resina in un segmento di tipo professionale, per lavori di tipo industriale e non è, quindi, indicata per un uso domestico anche per l'elevata tossicità della stessa resina. 

Stampante 3D a filamenti

Le stampanti 3D a filamenti basano il loro funzionamento su un filo termoplastico utilizzato per la produzione degli oggetti che si desidera creare. Il suo funzionamento è molto simile a quello della pistola a colla: il filo viene riscaldato da una resistenza e spinto attraverso un ugello, il quale, spostandosi all'interno del volume di lavoro, va a depositare il materiale strato su strato generando il prodotto finito.

Il materiale che compone il filamento può essere: 

  • PLA, acido poliliattico;
  • ABS, acrilonitrile butadiene stirene;
  • nylon;
  • PETG, polietilene tereftalato;
  • TPU poliuretano termoplastico.

Il filamento di base può essere arricchito anche con altri tipi di materiali, per così dire, speciali, come il legno, il metallo o la pietra per ottenere una maggiore personalizzazione del proprio manufatto.  

Stampante 3D resina e stampante a filamenti a confronto

Ora che abbiamo scoperto le caratterisiche principali dei due dispositivi e capito il loro funzionamento, è il momento di fornirti alcuni elementi in più che possono aiutarti nella scelta.

Come abbiamo già accennato in precedenza, le stampanti 3D resina sono pensate per un uso professionale, hanno un costo più elevato, sono più complicate da utilizzare e sfruttano come matriale di base la resina che emette fumi tossici e deve essere smaltita con cura.  

Le stampanti a filamento, invece, sono più adatte a un uso domestico, per dare libero sfogo alla propria creatività a costi più contenuti. Inoltre, sono le stampanti 3D che meglio si adattanto a chi non ne ha mai usata una prima d'ora, perfette, dunque, per creare le tue personali opere arte comodamente a casa tua.

La Redazione

 


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