E’ arrivato il via libera del Senato (con 134 voti favorevoli, 64 contrari e 31 astenuti) alla direttiva Ue sul copyright e al Codice Europeo delle Tlc. Si tratta del primo passo dell’iter del provvedimento, che passa ora all’esame della Camera e dà attuazione a oltre 30 direttive e adegua l’ordinamento a 18 regolamenti in numerose materie. Tra le materie trattate, vi sono il Codice Europeo delle Tlc in vista dello sviluppo delle nuove reti 5G e la tutela del diritto d’autore nel mercato digitale.
La direttiva del Codice Europeo delle Tlc è già stata approvata ed entrata in vigore a fine 2018 con gli Stati membri che avevano due anni di tempo per recepirla.
Tra le diverse le novità introdotte vi sono: un tetto massimo per le chiamate all’interno della Ue, lo sviluppo del 5G, il sostegno agli investimenti nella banda larga ultraveloce.
Secondo le previsioni gli Stati membri per agevolare l’introduzione delle reti 5G, metteranno a disposizione uno spettro adeguato entro il 2020 per raggiungere l’obiettivo della “Roadmap UE 5G“: si tratta di una rete mobile di quinta generazione in almeno una delle principali città di ogni Paese dell’Ue entro due anni.
Tra i punti principali del Codice Europeo delle Tlc ci sono incentivi per gli investimenti in fibra per gli operatori wholesale only, facilitazioni per il co-investimento in reti, licenze d’uso ventennali per le frequenze. E’ previsto anche un taglio dei costi delle chiamate internazionali all’interno della Ue con un tetto di 19 centesimi al minuto e di 6 centesimi per gli sms.
La normativa, inoltre, tutela meglio gli utenti di smartphone e rafforza i requisiti di sicurezza, inclusa la crittografia. Inoltre introduce il diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto e il diritto al rimborso del credito prepagato non utilizzato al momento della risoluzione del contratto, nonché un indennizzo in caso di ritardo o abuso nel passaggio a un altro operatore.
Per quanto concerne il mercato Telecom le nuove norme hanno l’intento di stimolare gli investimenti di rete continuando a tutelare la concorrenza e gli interessi degli utenti finali. Il Codice prevede nuove opportunità per i regolatori nazionali di accedere alle infrastrutture civili e ad elementi essenziali della rete; agevolazioni per il co-investimento nelle reti in fibra. Al tempo stesso, sarà possibile regolare due operatori di rete dominanti sullo stesso mercato e la Commissione Ue si riserva il diritto di fissare la stessa tariffa di terminazione voce per tutta l’Ue.
Il Codice Europeo delle Tlc è incluso all’interno del pacchetto sulla connettività, proposto dalla Commissione europea nel settembre 2016. L’iniziativa prevede di raggiungere entro il 2025 di alcuni obiettivi:
Sulla tutela dei consumatori, viene estesa agli Over the top parte della regolazione che oggi riguarda i servizi Telecom. Il Codice Europeo delle Tlc individua infatti tre tipologie di servizi di comunicazione elettronica soggetti a regulation:
Gli Ott dovranno fornire ai clienti informazioni sulla qualità del servizio offerto, proprio come una telco, e risarcimenti se il servizio erogato non corrisponde a quello garantito.
Il Codice Europeo delle Tlc costituisce un elemento importante della Strategia per il mercato unico digitale.
Il risultato che ci si aspetta dal Codice Europeo delle Tlc è la veloce e diffusa adozione delle reti di ultima generazione, come le reti Ftth (Fiber to the home) e le tecnologie per le comunicazioni mobili a larga banda (5G). Questa maggiore connettività è in grado di agevolare anche la creazione di nuove imprese e nuovi modelli d’impresa ed essere quindi un importante fattore di crescita economica.
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