La fibra ottica è un cavo sottilissimo, formato da un nucleo in vetro o plastica, in grado di trasportare dati sotto forma di impulsi luminosi. La luce, rimbalzando all’interno del core, riesce a percorrere chilometri a velocità altissime, portando a casa nostra internet ultraveloce o collegando tra loro data center e aziende. E queste, ormai, dovrebbero essere conoscenze piuttosto assodate. Ciò che, forse, ancora potrebbe destare qualche dubbio, è il fatto che tecnicamente esistono diverse tipologie di fibra, a seconda di alcune caratteristiche che andremo a scoprire insieme.
La differenza sostanziale tra una fibra monomodale e una multimodale è il diametro del nucleo in vetro o plastica presente all'interno del cavo che trasporta i dati sotto forma di impulsi luminosi. Questa dimensione influisce senza dubbio anche sul modo in cui la luce si propaga al suo interno, percorrendo quelle distanze necessarie a portare internet ultraveloce a casa tua o a collegare tra loro data center e aziende. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche principali delle due tipologie di fibra ottica di cui ci occupiamo oggi.
La fibra monomodale (chiamata anche single-mode) ha un nucleo molto sottile, con un diametro di circa 9 micron. Questo fa sì che la luce viaggi lungo un unico percorso o “modo” e le consente di percorrere lunghe distanze, trasmettendo dati fino a decine di chilometri senza perdite significative, di raggiungere un'elevata velocità e banda, supportando frequenze molto alte, ideale per connessioni a 100 Giga e oltre, ma anche di costare di più perché richiede laser più sofisticati come sorgente luminosa e apparati di rete specifici.
In genere, la fibra monomodale è la scelta perfetta per le reti geografiche (WAN), i collegamenti tra città, dorsali internet e data center che devono coprire distanze notevoli senza degrado del segnale.
La fibra multimodale (o multi-mode) ha un nucleo più ampio, tra i 50 e i 62,5 micron. Questo consente a più raggi luminosi (modi) di propagarsi contemporaneamente. Di conseguenza, le distanze percorse saranno più brevi e per questo risulta ottima solo per collegamenti fino a qualche centinaio di metri, i costi d'installazione e di gestione sono decisamente più contenuti, poiché utilizza LED o laser VCSEL meno complessi, ma le velocità raggiunte saranno limitate rispetto al monomodale, con un range fino a 10 Giga e oltre, ma solo su distanze ridotte.
La multimodale è molto diffusa in reti locali (LAN), campus universitari, uffici e aziende dove non servono tratte chilometriche. È ideale per cablaggi interni agli edifici, grazie al buon compromesso tra costo e prestazioni.
Ricapitolando, ecco uno specchietto per te sulle differenze tra le due tipologie di fibra:
Per l’utente domestico la distinzione ha poca importanza: la fibra che arriva a casa è quasi sempre monomodale, scelta dagli operatori per garantire stabilità e performance anche su grandi distanze. La multimodale, invece, resta la regina delle installazioni aziendali locali, dove non serve coprire lunghe tratte ma è fondamentale ottimizzare i costi.
Sono due tecnologie complementari che, insieme, rendono possibile l’infrastruttura digitale su cui si basano Internet, le comunicazioni e i servizi cloud che utilizziamo ogni giorno.
La Redazione