Il motivo di questa presenza imprescindibile è presto detto. Le smart city per poter funzionare bene e traghettare davvero il mondo verso il futuro hanno bisogno di scambiare enormi quantità di dati in modo rapido, stabile e sicuro. Sensori, dispositivi IoT, sistemi di videosorveglianza, servizi pubblici digitalizzati: tutto genera informazioni che devono viaggiare senza ritardi. Oggi solo la fibra ottica può garantire questa larghezza di banda quasi illimitata e una latenza minima, due caratteristiche chiave per rendere efficiente l’ecosistema urbano.
Come indicato dall’Unione Europea, le smart city per essere definite tali, devono rispondere a 6 requisiti che ne rappresentano le caratteristiche fondamentali. Vediamole:
Una città intelligente per poter includere ed integrare tutte queste dimensioni necessita di un booster di connettività che solo la banda ultra larga può fornire, la vera spina dorsale delle infrastrutture digitali urbane. La fibra così concepita deve poter arrivare ovunque: nei quartieri periferici, nelle scuole, nei trasporti pubblici, nelle aree industriali. Questo è l'unico modo per costruire un ecosistema digitale inclusivo, in cui i servizi smart siano accessibili a tutti i cittadini e non solo a chi il fortunato ad abitare all'indirizzo giusto, fresco di cablaggio.
Nelle smart city tutto deve passare dalla fibra ottica, dai servizi sanitari digitali, alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici collegate in rete, ai sistemi di gestione intelligente dell’energia che bilanciano i consumi degli edifici. Una fibra ottica che deve essere capillare, accessibile e, ovviamente, ecosostenibile.
Proprio così, perché una città intelligente deve essere verde, deve saper ridurre gli sprechi, limitare i consumi e anche in questo la banda ultra larga può essere di aiuto, fornendo un monitoraggio costante, un'analisi in tempo reale dei dati relativi al quantitativo di energia che stiamo usando. Per esempio? Grazie alla connessione ultraveloce, i sistemi di monitoraggio del traffico possono ridurre code e smog, mentre quelli di gestione energetica evitano sprechi e migliorano l’efficienza degli impianti.
Ovviamente, portare la fibra ovunque richiede investimenti importanti e lavori infrastrutturali spesso complessi. Non tutte le città sono allo stesso livello: alcune metropoli europee sono già avanti, mentre in altre aree del mondo (Italia compresa) il percorso è ancora in corso. Ma la direzione è tracciata: senza fibra ottica, il concetto stesso di smart city rimarrebbe un’idea su carta astratta e irrealizzabile.
Investire nella fibra significa, quindi, investire nel futuro delle città e nel benessere dei cittadini. Una città smart non è fatta solo di tecnologia, ma di connessioni che permettono alle persone di vivere meglio. E queste connessioni, oggi e domani, passeranno inevitabilmente attraverso la fibra ottica.
La Redazione