L'obiettivo è ambizioso, il traguardo già in larga parte raggiunto e il risultato apprezzato da molti. La protagonista è lei, Open Fiber, e la mission una e una soltanto: portare la copertura fibra anche là dove fino a questo momento sembrava dover regnare l'isolamento tecnologico.
L'imperativo categorico che muove l'agire di Open Fiber è un'acronimo, è BUL, Banda Ultra Larga, perché è la fibra, con tutte le sue caratteristiche di elevate prestazioni, efficienza e affidabilità, a dover rappresentare il futuro della connettività italiana. Per questo Open Fiber si è assunta un impegno preciso, quello di cablare l'Italia, dai grandi centri metropolitani fino ai comuni più piccoli e isolati.
Il nemico è uno e si chiama digital divide e per limitare al minino il gap tra aree che hanno facilmente accesso alla rete e altre che, per le motivazioni più disparate, soprattutto di natura logistica, non possono fruire della tecnologia, Open fiber ha messo in campo le sue risorse.
Si legge sul sito corporate di Open Fiber: "In linea con la Strategia Italiana per la Banda Ultra Larga, punteremo, infatti, a garantire una copertura su tutto il territorio nazionale, completamente in fibra ottica, attraverso la modalità FTTH, Fiber To The Home, per una connessione ad alte prestazioni affidabile e veloce fino a 1 Gigabit al secondo, sia in download che in upload."
Open Fiber è operatore wholesale only nel mercato italiano di infrastrutture di rete il cui obiettivo principale è realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga (BUL) interamente in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) in tutte le Regioni italiane.
La missione di Open fiber è perfettamente in linea con gli obiettivi previsti dall'Agenda Digitale Europea, dalla Strategia Italiana per la Banda Ultra Larga e dalla Gigabit Society: "stabilire i livelli minimi di connettività in tutti i paesi europei per cittadini, istituzioni e aziende, esortando i singoli paesi ad agire per incentivare la costruzione di reti di ultima generazione" - si legge sul sito corporate.
Le Aree bianche sono quelle zone d'Italia che in genere coincidono con comuni o centri abitati in cui vi è una scarsa densità di popolazione. Da un punto di vista tecnologico, le aree bianche sono zone in cui le infrastrutture per la banda larga sono inesistenti e nelle quali è poco probabile che le stesse vengano sviluppate nel prossimo futuro.
Ed è proprio su questa previsione che è intervenuta Open fiber ribaltandone completamente la prospettiva e scegliendo d'intervenire con una serie di opere di cablatura di rete per portare la copertura fibra in queste zone dimenticate.
L'attività di Open fiber, finalizzata alla copertura fibra delle aree bianche, parte dal piano attuato da Infratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), per promuovere la realizzazione e l’integrazione delle infrastrutture per la fruizione dei servizi internet a Banda Ultra Larga proprio in queste zone caratterizzate da una bassa densità di popolazione.
In qualità di società attuatrice dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo, Infratel ha indetto tre bandi che prevedono la progettazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzione in modalità wholesale dell’infrastruttura di rete di accesso sia passiva che attiva, per le unità immobiliari presenti nelle Aree bianche.
Open Fiber se li è aggiudicati.
Active Network Spa, l'operatore di telefonia nato nel 1999 come fornitore di servizi di telecomunicazioni hi-profile con data center e rete proprietaria, attraverso il suo marchio commerciale Beactive, entra a far parte di questa grande sfida attraverso il suo profilo fibra più performante: Fiberevolution 1 Giga, la fibra che ti permette di navigare fino a 1 Giga, di chiamare tutte le numerazioni fisse e mobili nazionali e con router incluso in comodato gratuito per tutta la durata dell'abbonamento a soli 24,90 euro al mese.
Non solo, i primi 8 mesi di servizio i vantaggi di Fiberevolution 1 Giga sono a un prezzo agevolato e per tutto il mese di maggio l'attivazione è gratuita.
La fibra di Active Network da adesso anche nelle aree bianche. Tutti connessi. Davvero.