Google pronto a dire addio alla cache

[lun 11 marzo 2024]

Niente più backup della navigazione sul web: la cache di Google scomparirà



Cambia internet, mutano i siti e la modalità stessa di navigazione e con loro si trasforma, sembrerebbe per sparire per sempre, una delle funzioni più note di Google. Stiamo parlando della cache che, stando alle notizie che arrivano dal colosso di Mountain View, sarebbe prossima al pensionamento. Così è ed a questo nuovo comportamento di Google, più al passo con i tempi, dovranno abituarsi gli utenti. 

Iniziamo col dire che cos'è la cache: con questo termine, in informatica, s'intende una specifica componente hardware del disco rigido impegnata nella memorizzazione di dati in modo da velocizzare gli accessi futuri. Questa accelerazione è frutto dell'abbinamento di tag identificativi a pacchetti di dati, così, quando l’utente accede alla memoria, si appoggia ai tag dei dati e non al pacchetto di dati per intero.

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La notizia del prepensionamento della cache arriva da fonti più che accreditate ed è molto più di un rumors, di un pettegolezzo, ma è stata addirittura confermata e ufficializzata dal Search Liaison dell’azienda, Danny Sullivan, che ha commentato su X le motivazioni che hanno spinto Big G a prendere questa decisione. Una scelta che, senza dubbio segna la fine di un'epoca, di un utilizzo del motore di ricerca a cui ci siamo ormai assuefatti, un'abitudine che, vista la nuova logica, saremo costretti, però, ad abbandonare. 

Spiega Sullivan che la memoria cache di Google era stata sviluppata per velocizzare i tempi di caricamento dei siti, delle pagine web, in un momento in cui tanti portali risultavano pesanti e i tempi per visualizzare un risultato rischiavano di allungarsi in modo snervante per l'utente. La soluzione più immediata ed efficace per questo tipo di problema sembra essere propria la memoria cache che ha ridotto sensibilmente i tempi di caricamento di pagine e siti, evitando al browser di scaricare per ogni accesso i dati relativi all'utente.  

Tanti anni di onorato servizio che ora volgono a termine e la motivazione di questa scelta è da ricercarsi proprio nel modo in cui il mondo di internet è cambiato negli ultimi anni. Oggi i server sono molto più performanti, lavorano a velocità più elevate, i siti sono costruiti con linguaggi più leggeri e tutto questo rende inutile la natura stessa della memoria cache che, ironia delle sorte, è destinata all'oblio.

Questa, però, potrebbe non essere l'unica motivazione ad aver spinto Google ad eliminare la cache. Ne potremmo ravvisare altre, di natura più economica e tecnologica

  • il backup dei dati richiede uno sforzo simultaneo di molte componenti hardware e software differenti;
  • i dispositivi utilizzati per archiviare l'enorme quantità di dati registrati devono possedere una memoria capace di immagazzinare una così imponente quantità di dati da diventare incalcolabile

Conseguenza: un enorme dispendio di risorse che con l'eliminazione della memoria cache possono essere finalmente risparmiate. Ovviamente, il passaggio a questa nuova fase "smemorata" sarà graduale e avverrà in modo progressivo nel corso delle prossime settimane, al termine delle quali la funzione cache sarà definitivamente dismessa.  

La Redazione


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