Quanti di voi possono dire senza rischiare di sembrare esagerati che sono più i numeri finiti nella black list che quelli presenti in rubrica? Questa è l'unica arma, anche se non sempre molto efficace, per evitare di essere importunati continuamente e negli orari più improbabile da disturbatori seriali che chiamano, chiamano e richiamano, per proporre la qualunque, da un nuovo abbonamento internet ai depuratori per l'acqua. Così finiamo per avere nell'elenco dei numeri bloccati un'infinità di numerazioni sperando di essere lasciati in pace almeno per qualche giorno.
Ma cosa succede se la chiamata che stiamo ricevendo proviene da un numero anonimo? Spesso la prima reazione è quella di evitare di rispondere e sarebbe anche la decisione più saggia, perché, nel migliore dei casi, si tratta di spam e nel peggiore, addirittura, di un tentativo di truffa. Ma a volte rispondere è proprio indispensabile, perché potrebbe trattarsi, per esempio, del corrire che deve consegnarci il pacco che stiamo aspettando o il provider internet con il quale abbiamo deciso di sottoscrivere il nostro prossimo servizio di connettività. Dunque, l'unica via è rischiare, o almeno lo è stata finora. Nel prossimo futuro, infatti, Google potrebbe venirci in aiuto. Come? Lo scopriamo subito.
Dal quartier generale di Mountain View sono al lavoro per implementare un nuovo strumento capace d'indentificare le chiamate da numeri anonimi. La nuova funzione, infatti, stando a quanto è trapelato dalle prime indiscrezioni presenti in rete, consentirebbe d'individuare la provenienza del numero che sta chiamando, anche se sul display dello smartphone compare come sconosciuto. Capiamo meglio come funziona il nuovo strumento di casa Big G.
Quando vediamo comparire sul nostro smartphone una chiamata da sconosciuto, il device ci consentirà di rintracciare il chiamante semplicemente premendo il tasto di Ricerca. A quali esiti concreti porterà questa ricerca non è ancora noto. Forse consentirrà di categorizzare la chiamata come spam, nel caso di comunicaizoni commerciali, o, magari, anche molto di più. Per ora non si sa oltre, né sui dettagli della funzione nè sulla sua data di rilascio.
L'unica cosa certa è che la funzione sarà disponibile solo per i dispositivi di casa Google, nello specifico solo per i possessori di Google Pixel nelle sue versioni più recenti. Per tutti gli altri, androidiani e Mela addicted, il rischio continuerà a essere il loro secondo nome, almeno fino a quando lo strumento non arriverà per tutti. Quando? Non è dato sapere. Per ora.
La Redazione