La fibra ottica teme il maltempo? Quanto resiste davvero

[mar 28 ottobre 2025]

Bufera in corso: come la fibra ottica sfida grandine, neve e vento



Mettiti comodo e ascolta!

 

Autunno che sa di primavera con temperature miti e vestiti più pesanti che non ne vogliono sapere di uscire dall'armadio, tanto non se ne sente il bisogno. Ma se il tempo metereologico non corrisponde ancora affatto a quello sul calendario, non è il caso di farsi troppe illusioni, perché arriverà il tocco pungente del mese delle foglie trasportate dal vento e l'ombrello si libererà dalla polvere. Pioggia battente, vento forte, neve, grandine ci accompagneranno nei prossimi mesi e con loro la preoccupazione che la nostra connessione molli proprio sul più bello.
 
Chiunque abbia una linea internet, praticamente l'intera popolazione terrestre, sa cosa significa vedere il Wi-Fi andare e venire durante un temporale con annesse improperie irripetibili. Questo accade anche se si dispone di una eccellentissima offerta in fibra? Anche la fibra ottica soffre il meteo o è immune a fulmini e intemperie come si sente dire spesso? Come nella maggior parte dei casi, in realtà, la risposta sta nel mezzo. La fibra è effettivamente una delle tecnologie più resistenti in circolazione e di fatto abbastanza immune a condizioni meteo avverse, ma, come tutte le infrastrutture fisiche, anche lei ha i suoi punti deboli e non è indistruttibile.

Partiamo dalle basi. A differenza del vecchio rame, che trasporta elettricità, la fibra ottica trasmette dati tramite impulsi di luce che viaggiano all’interno di sottilissimi fili di vetro e questo significa che non ci sono correnti elettriche, né rischi di surriscaldamento o interferenze elettromagnetiche. Quindi, né la la pioggia, i fulmini o l’umidità possono disturbare la fibra come accade con i cavi in rame. Per questo, infatti, anche durante forti temporali, la connessione in fibra tende a restare stabile, mentre le linee tradizionali possono subire cali o brevi blackout.

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Ma attenzione: se il segnale ottico in sé non teme il maltempo, l’infrastruttura fisica sì. I cavi in fibra ottica sono progettati, infatti, per resistere a quasi tutto: hanno guaine impermeabili, strati anti-UV, rinforzi interni che li proteggono da stress meccanici. Però, in condizioni davvero estreme, possono risentirne eccome. Vediamo i casi limiti in cui la connettività in banda ultra larga può mostrare qualche down:

  • Freddo e gelo: se l’acqua riesce a infiltrarsi in un giunto o in un condotto e poi congela, può espandersi e deformare il cavo o i connettori. Per evitarlo, nei Paesi più freddi si usano cavi riempiti con gel speciali o materiali anti-freeze;
  • Vento e carichi di neve: nei tratti aerei (quelli montati sui pali), il vento forte può far oscillare i cavi, e il ghiaccio o la neve possono appesantirli. Se il cavo è troppo teso, col tempo può rompersi o subire microfratture;
  • Alluvioni o smottamenti: nelle tratte interrate, il problema non è tanto l’acqua in sé, quanto i movimenti del terreno o i danni fisici ai condotti. In caso di frane o allagamenti importanti, i cavi possono spezzarsi o spostarsi.

Insomma, non è la pioggia in sé a fermare la fibra, ma tutto ciò che può danneggiare l’involucro che la protegge e la custodisce.  

Uno dei miti più diffusi è che la fibra non tema i fulmini. Questo è vero in parte. La fibra ottica per sua natura non conduce elettricità, quindi, un fulmine che colpisce vicino a casa non può entrare nel cavo e non rovina la connessione in sé. Tuttavia, gli apparati collegati alla rete (come modem, router, o nodi di distribuzione) sono alimentati elettricamente, e quelli sì che possono bruciarsi o subire sovratensioni.

Ecco perché, in caso di temporali molto forti, i provider consigliano di staccare la corrente o usare ciabatte con protezione da sovratensione: non tanto per la fibra, ma per gli apparecchi collegati ad essa.

Le aziende che costruiscono reti in fibra sanno che per garantire continuità di servizio anche con pioggia o neve servono, inoltre, progetti intelligenti, come interrare i pali invece che montati su pali nelle zone molte fredde, utilizzare guarnizioni e connettori sigillati o proteggere le centrali e i nodi di rete con sistemi di backup elettrico, così da evitare interruzioni anche in caso di blackout.

Il risultato di tutti questi interventi mirati è garantire la stabilità della connessione anche in situazioni estreme e non sempre prevedibili. Un altro fattore da non sottovalutare è la manutenzione delle giunzioni, dei condotti e delle installazioni che vanno controllati periodicamente, perché un piccolo danno non visibile può col tempo peggiorare, soprattutto in presenza di umidità o gelo.

In conclusione, la fibra ottica non teme la pioggia, sopporta il freddo, sfida il vento e si difende bene anche contro il ghiaccio. Ma come ogni tecnologia ha bisogno di una buona progettazione e manutenzione per dare il meglio di sé e resistere anche se fuori infuria la tempesta.

La Redazione

 

 


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