Il diritto alla fibra ottica in condominio

[lun 27 ottobre 2025]

Tutte le procedure da seguire e le regole da sapere per avere la fibra in condominio



Mettiti comodo e ascolta!

 

E' da un po' di tempo che stai seriamente pensando di avere anche tu una connessione veloce, stabile e performante. Di certo, conosci già la risposta: è la fibra ottica la soluzione a ogni tua più recondita esigenza di connettività. Ma proprio quando questa necessità per te sta diventando impellente, irrinunciabile, imprescindibile, ti sorge un dubbio, figlio di una constatazione pratica: tu vivi in condominio. E, dunque, il dubbio è più lecito così come la domanda che ne segue: come si fa a installare la fibra ottica a casa propria senza scatenare discussioni tra vicini o antipatici intoppi burocratici? 
 
Noi siamo qui per rispondere a questa domanda e per fornirti tutti i chiarimenti del caso sulle procedure da seguire per realizzare il tuo desiderio di connetterti in modo veloce grazie alla fibra ottica. Vediamo quello che c'è sapere in via preventiva per installare la fibra in un appartamento all'interno di un condominio. 

Partiamo da un punto fermo: ogni condomino ha diritto a richiedere l’installazione della fibra ottica, anche se il palazzo non è ancora cablato. A stabilirlo è il Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. 259/2003, modificato dal D.Lgs. 207/2021), che recepisce le direttive europee in materia di digitalizzazione. In pratica, la direttiva europea vince sempre, deve essere recepita e attuata e nessun regolamento condominiale può vietare l’accesso alla banda ultralarga: la connessione è considerata un’infrastruttura essenziale: avere la fibra in casa è un diritto e un servizio fondamentale al pari di luce, gas e acqua.

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Nell'applicazione pratica di questa direttiva, c'è un importante distinguo da fare: se l’intervento riguarda solo il singolo appartamento, ad esempio la posa di un cavo FTTH (Fiber To The Home) che passa attraverso canaline esistenti, non serve alcuna autorizzazione dell’assemblea condominiale. L'unico obbligo del proprietario di casa che si appresta a procedere con l'installazione è quello d'informare l’amministratore, che può eventualmente richiedere che i lavori rispettino le parti comuni, come, per esempio muri, facciate, vani tecnici e, chiaramente, non arrechino danni.

Se invece l’intervento prevede opere sulle parti comuni, come la posa di cavi o l’installazione di un armadietto tecnico nel locale contatori, l’assemblea condominiale deve essere coinvolta. Un sorta di consultazione che comunque non autorizza in alcun modo all'assemblea condominiale di negare l'intervento, per le motivazioni che abbiamo citato in precedenza, ma le consente di chiedere modifiche al progetto, magari, per questioni tecniche o estetiche.

Quanto detto riguarda la parte, per così dire, normativa della questione. Sul piano economico, chi richiede la fibra paga solo l’allaccio finale: il collegamento dal punto di accesso al proprio appartamento. Tutto il resto dell'infrastruttura di rete, come dorsali, armadi partilinea o montanti è a carico dell’operatore, nell’ambito dei piani di cablaggio FTTH previsti da società come Open Fiber. Se, invece, è lo stesso condominio a commissionare un’infrastruttura comune per tutti, la spesa viene ripartita tra i condomini, come per qualsiasi altro lavoro sulle parti comuni.

Ricapitolando, queste sono la fasi per l'installazione della fibra all'interno di un appartamento in un condominio su richiesta del singolo proprietario

  1. Richiesta al provider: il proprietario verifica la copertura del suo indirizzo per attivare la sua nuova offerta fibra con Beactive, ovviamente;
  2. Comunicazione all’amministratore: l’amministratore riceve la comunicazione e, se necessario, convoca un’assemblea per discutere modalità e tempistiche. Gli operatori forniscono spesso un dossier tecnico con planimetrie e specifiche dell’intervento;
  3. Autorizzazione e lavori: una volta approvato il progetto, i tecnici installano la fibra nelle canaline o nei cavedi condominiali, portando il cavo fino agli appartamenti interessati;
  4. Collaudo e attivazione: terminati i lavori, il provider attiva la linea e verifica che tutto funzioni. A questo punto, ogni condomino può richiedere la propria connessione FTTH.

Facile, no? Veloce e indolore nella maggior parte dei casi, ma può capitare che un vicino o l’amministratore si opponga per motivi estetici come un perentorio “non voglio cavi sulla facciata” o uno slancio di principio “la fibra serve solo a te”. In questi casi, scocciatura a parte, non demordere perché il tuoi sogni in fibra non s'infrangeranno contro il muro del cattivo vicinato.

La legge è chiara: non si può vietare l’installazione della fibra, a meno che non esistano valide ragioni tecniche o di sicurezza. Dunque, vai avanti e, se l’opposizione persiste, rivolgiti all’AGCom o, in ultima istanza, al giudice. Le sentenze più recenti confermano il diritto individuale alla connessione veloce. Combatti sempre affinché ogni tuo diritto venga rispettato. Anche questo. 

La Redazione

 


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