Ne abbiamo già parlato in modo approfondito qui, fornendovi tutte le informazioni necessarie sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), sulle sue caratteristiche, il suo utilizzo e la sue finalità. Nonostante siamo abbastanza certi che molti di voi sappiamo ormai molto bene che cos'è questo strumento digitale molto utile sia per il paziente che per le varie figura sanitare che possono consultarlo, è bene ribadire alcune definizioni per rinfrescare la memoria.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico raccoglie all'interno di un unico supporto digitali tutte le informazioni sanitarie del singolo individuo a partire dal 19 maggio 2020. Si tratta dell'intera storia clinica del paziente: dalla prenotazione delle visite attraverso l'ASL di competenza territoriale, agli eventuali verbali redatti dal pronto soccorso, passando per i farmaci prescritti, il piano terapeutico, le vaccinazioni fatte, una sorta di profilo sanitario sintetico e molto altro ancora.
Tutto ciò che è presente all'interno del Fascicolo viene inserito dai professionisti sanitari ma le informazioni possono anche essere integrate dall'utente stesso attraverso la funzione Taccuino, dove trovano spazio, per esempio, i dati sulla glicemia, la pressione o il colesterolo.
L'FSE è sempre consultabile. Basta avere a disposizione una connessione internet, per potersi collegare al portale del Fascicolo Sanitario Elettronico della propria regione di residenza ed effettuare l'accesso tramite SPID, Tessera Sanitaria con chip o Carta d'Identità Elettronica (CIE).
Il Fascicolo Sanitario Elettronico è rimasto così come ve lo abbiamo descritto per molto tempo, ma ora ci sono importanti novità in arrivo, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dell'utente nella sua gestione. Lo strumento è stato via via potenziato nel corso degli anni, fino ad arrivare alla sua formulazione di oggi. Sì perché, proprio a partire da oggi, primo luglio, l'FSE sarà interessato da un' importante novità: al suo interno troveranno spazio anche tutta una serie di dati sanitari precedenti al 19 maggio 2020. Un'integrazione ingente per la quale, però, è prevista una possibilità, finora inedita per gli utenti: l'opposizione.
Fino a questa nuova integrazione, infatti, gli utenti potevano solo subire passivamente l'inserimento della loro storia clinica all'interno del fascicolo sanitario elettronico, senza aver alcun tipo di voce in capitolo. Ora non è più così, perché al singolo cittadino è concesso l'opportunità di opporsi a questa integrazione. L'opposizione può essere fatta in modo autonomo o chiedendo il supporto di un operaore della Asl di competenza, tramite uno specifico portale, il Sistema Tessera Regionale, seguendo una breve e piuttosto intuitiva procedura. Ecco i passaggi da seguire:
L'opposizione non è una decisione definitiva ma può essere revocata in qualunque momento dall'utente. Perentorio è, invece, il termine massimo entro il quale l'utente può esprimere il suo diniego all'integrazione del pregresso nel suo FSE fissato per il 30 giugno 2024. Ieri, dunque? Ebbene, sì, ma non è detto che non possano esserci proroghe. Rimanete collegati, noi vi aggiorneremo su ogni cambiamento in atto, anche minimo.
La Redazione