Parliamo di donne, in particolare di una donna, giovanissima, classe 1987, quarant'anni ancora lontani dall'essere compiuti, che con la sua azienda unicorno (impresa che ha raggiunto una valutazione di mercato superiore a un miliardo di dollari, pur non essendo quotata in borsa) rappresenta con orgoglio quel 2% di donne Ceo di aziende finanziate da venture capital. Lei è Melanie Parkins, la sua creatura è Canva, l'applicazione che ha radicalmente cambiato il modo di fare e concepire il graphic design.
Ecco qualche numero, giusto per aver subito chiaro il valore del nostro guru della tecnologia di oggi. Melanie Perkins è stata inserita nel 2020 per la prima volta nella lista dei Top Under 30 del decennio di Forbes con un patrimonio personale che è passato dai 3,4 miliardi di dollari nel 2020 ai 13,2 miliardi nel 2023. Quasi quintuplicato in soli 3 anni, tanto per capire bene di chi stiamo parlando
Melanie Perkins è nata a Perth nel 1987, figlia di un’insegnante australiana e di un ingegnere malese con origini filippine e srilankesi. A soli 14 anni fonda la sua prima attività, mostrando già nell'adolescenza la sua stoffa e preannunciando quello che sarebbe stata capace di fare di li a poco. Accantonato il sogno di diventare una pattinatrice professionista, s'iscrive alla University of Western Australia per studiare comunicazione, psicologia e commercio, lavorando nel frattempo come insegnante privata per laureandi in graphic design.
Sarà proprio questa esperienza di lavoro part-time ad avvicinarla al mondo dell'elaborazione grafica visto con gli occhi di chi deve imparare. Le difficoltà nell'apprendimento mostrate dai suoi allievi, soprattutto di programmi chiave per questo tipo di attività, come Adobe Photoshop, la spingono a voler sviluppare un progetto di business che potesse aiutarli, semplificando i processi di progettazione grafica.
L'idea di base è questa: rendere disponibile anche ai neofiti, privi di competenze tecniche o informatiche, il graphic design. Così Melanie Perkins abbandona gli studi ad appena 19 anni per seguire il suo sogno e fonda Fusion Books. L'azienda si occupa di rendere più semplice la progettazione grafica degli annuari scolastici attraverso l'utilizzo di modelli precostituiti.
Appena 4 anni dopo, a soli 23 anni, il 28 giugno del 2012, a Perth, Melanie Perkins fonda (insieme a Cliff Obrecht e Cameron Adams e grazie al sostegno dell’investitore Bill Tai) Canva, che potremmo definire un'espansione perfettamente riuscita di Fusion Books. L'obiettivo è uno e uno soltanto e con Canva finalmente è arrivato il momento di poterlo realizzare: rendere le operazioni grafiche accessibili a tutti.
Ma cosa, effettivamente, ha determinato il successo così straordinario di un'applicazione dedicata alla grafica, settore molto popolato e altamente competitivo? Per prima cosa, Canvas è una soluzione gratuita, al contrario della maggior parte degli strumenti analoghi, pur ricalcandone caratteristiche e finalità, come il fotoritocco o la creazione di loghi o infografiche. Inoltre, Canva, è semplicissima da usare e dotata di un'interfaccia davvero molto intuitiva, così che davvero tutti possono cimentarsi in opere grafiche con discreta soddisfazione.
Nella realizzazione della propria creatura grafica, infatti, non sono previsti passaggi di programmazione, le operazioni sono ridotte al minimo grazie alla possibilità di selezionare tra tantissimi modelli precostituiti che possono essere creati all'interno dell'immagine su cui si sta lavorando.
Completa la ricetta per il successo assicurato la sua perfetta ottimizzazione dei contenuti che possono essere così agevolmente pubblicati, per esempio, su social media e il suo utilizzo destinato sia al desktop che al mobile.
Proprio per la sua natura, potremmo dire democratica, Canva è pensata per i neofiti della grafica, certo, ma rappresenta anche un ottimo alleato per gli specialisti del settore che, sottoscrivendo un abbonamento Premium, hanno accesso a una serie di funzioni per un risultato davvero professionale che non ha nulla da invidiare a quelli di altri software di lunga esperienza.
"Se riuscite a offrire un livello gratuito che fornisce molto valore, questo aiuterà naturalmente il vostro prodotto a diffondersi molto più rapidamente"- diceva la cofondatrice di Canva e mai parole furono più profetiche.
La Redazione