Sicurezza Google Pay e Apple Pay: chi vince?

[lun 13 maggio 2024]

Pagamenti con Google Pay e con carta di credito a confronto. Chi vince il premio sicurezza?



I metodi di pagamento che abbiamo a disposizione oggi per poter fare acquisti sia online che dal vivo sono davvero tantissimi. Possiamo scegliere di pagare in contanti, un'abitudine molto italiana e davvero poco frequente all'estero, tramite carta di credito o attraverso le numerose app dedicate, come Google Pay o Apple Pay, a seconda del tipo di smartphone di cui siamo equipaggiati.

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Ogni volta che ci troviamo a fare una transazione, però, soprattutto attraverso pagamenti digitali, potremmo venir colti da un improvviso timore riguardo la sicurezza del metodo che stiamo utilizzando. Per questo è fondamentale conoscere bene i vari strumenti di cui possiamo disporre per fare shopping, pagare un abbonamento o un'utenza serenamente e senza il minimo stress. 

Vediamo insieme, innanzitutto, due tra le applicazioni per pagamenti digitali più utilizzate al mondo: Google Pay e Apple Pay. Cercheremo nella nostra analisi di svelarvi pregi e difetti delle due applicazioni e di capire chi tra loro e la buona vecchia carta di credito vince il premio sicurezza. 

Google Pay in pillole

Stiamo parlando del servizio di pagamento digitale di casa Android, questo significa che chiunque possegga uno smartphone equipaggiato con il robottino verde (a patto che non sia un modello antidiluviano), può contare sulla presenza dell'app. Di fatto, attraverso Google Pay è possibile fare acquisti sia online che negli store fisici o nei tantissimi negozi che accettano i pagamenti contactless, pagando direttamente attraverso il proprio smarphone. In alcuni paesi, come gli Stati Uniti o l'India il servizio permette anche d'inviare o ricevere denaro, una funzione non ancora introdotta per gli utenti italiani.

Ovviamente, l'utilizzo di Google Pay prevede che si possegga un carta di credito (o di debito) che va collegata all'account. Attraverso l'app, inoltre, è possibile sempre vedere quali e quante transazioni sono state effettuate in modo da monitorare le spese mensili. Ogni volta che si deve procedere con un pagamento è indispensabile configurare un blocco schermo che può essere rimosso solo inserendo un pin o attraverso un'impronta

Apple Pay in pillole

Molto simile per destinazione, funzioni e caratteristiche al servizio targato Google, Apple Pay è il metodo di pagmento digitale dedicato ai possessori di iPhone. Si tratta dell'applicazione regina dei pagamenti del mondo Apple. Così come la sua cugina androidiana, anche l'app del melafonino può essere utilizzata per fare acquisti online, nei negozi fisici e in tutti quegli store che consentono i pagamenti contactless o che presentano l’apposito logo. 

Prima di poter utilizzare il servizio è necessario configurare la o le proprie carte di credito o debito nell'app Wallet. Inoltre, per motivi di sicurezza ogni transazione è validata solo dopo aver sbloccato l'iPhone tramite l’autenticazione con Face ID o con Touch ID

A proposito di sicurezza

Sul fronte sicurezza, Google Pay appare piuttosto blindato grazie alle infrastrutture di altissimo livello di casa Google su cui può contare. Tra queste, il fatto che Big G. non condivide mai con il destinatario della transazione il numero e i dati della carta di credito o di debito associata all'app, ma invia solo un numero di conto virtuale. Stesso discorso vale per Apple Pay che può vantare di sistemi di sicurezza altrettanto validi e sofisticati. 

Entrambi i metodi di pagamento risultano essere davvero vantaggiosi e utili per mettere a riparo la propria carta di credito da eventuali clonazioni. Evento davvero molto antipatico e, nonostante quello che si possa pensare, ancora molto frequente. Tramite Google Pay e Apple Pay, invece, questo pericolo viene davvero ridotto, se non del tutto eliminato e non si corre nemmeno il rischio che i soldi possano essere spesi a nostra insaputa se l'account viene hackerato, perché i pagamenti devono comunque essere sempre confermati con lo smartphone. 

E se lo smartphone venisse rubato? Niente panico, perché, come abbiamo visto, la transazione è sempre validata attravero Face ID o Touch ID o con un pin personale deciso dall'utente. L'unica accortezza che bisogna avere riguarda proprio i codici scelti per sbloccare lo smartphone, in modo che non finiscano nelle mani sbagliate. 

Di certo, nel caso della carta di credito, non possiamo parlare degli stessi standard di sicurezza delle app che abbiamo trattato. Pur ritenendolo un metodo di pagamento di cui fidarsi, la carta di credito è per sua natura più soggetta a smarrimenti, furti, clonazioni e, inoltre, nel caso di acquisti sotto a una certa soglia, non viene richiesto il pin e questo potrebbe facilitare attività fraudolente fino al prossimo estratto conto. 

In conclusione, possiamo affermare con una buona dose di certezza, che i pagamenti digitali tramite Google Pay e Apple Pay si aggiudicano la medaglia d'oro del torneo: "Acquistare in sicurezza". Buon per loro e soprattutto per noi. 

La Redazione

 


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