Cosa sapere sulla carta d'identità elettronica

[mer 3 marzo 2021]




Dal 1° marzo le pubbliche amministrazioni dovranno consentire l’accesso ai propri servizi digitali anche con la carta d’identità elettronica


Dal 1° marzo le pubbliche amministrazioni dovranno consentire l’accesso ai propri servizi digitali anche con la Cie, la carta d’identità elettronica, in attuazione di quanto indicato dal Decreto Semplificazioni che incentiva al massimo l’uso dell’identità digitale come strumento di dialogo tra cittadini ed enti pubblici. La carta d’identità elettronica riveste un ruolo determinante nel processo di digitalizzazione del Paese. Sono circa 19 milioni i cittadini in possesso della Cie che rappresenta la prima identità digitale che permette identificarsi e autenticarsi con i massimi livelli di sicurezza ai servizi online della PA.

La carta d’identità elettronica rappresenta l’unico documento d’accesso ai servizi digitali della PA garantito dallo Stato italiano, in quanto emessa dal ministero dell’Interno e realizzata dal Poligrafico e Zecca dello Stato con i più alti standard tecnologici, che ne fanno uno dei documenti più sicuri a livello europeo. In pratica si tratta di un chip a radiofrequenza contenuto nella carta che registra e conserva i dati personali e biometrici tutelando l’identità digitale del titolare e permettendo l’identificazione certa.

Tra le pubbliche amministrazioni che hanno integrato l’accesso ai propri servizi con Cie troviamo: l’Inps, il ministero della Salute, il ministero del Lavoro, la Polizia di Stato, l’Aifa, l’Agcom, l’Agenzia delle entrate e il Mibact.

Come funziona e a cosa serve la Cie 

Per utilizzare la Cie è necessario un Pin, composto di otto cifre (la prima parte viene rilasciata in fase di richiesta del documento, la seconda alla consegna). E' importante conservare il codice con attenzione in quanto indispensabile per accedere ai servizi online erogati da Pubbliche Amministrazioni e Imprese. L’autenticazione tramite Cie è in crescita: oltre 5,5 milioni di accessi ai servizi online sono avvenuti nel 2020, altri 1,8 milioni circa sono stati rilevati a gennaio 2021.

Attraverso la Cie si possono svolgere alcune operazioni come autenticarsi su IOapp, (l’app dei servizi pubblici, locali e nazionali) direttamente dal proprio smartphone così come già avviene nel 42% dei casi. La carta d’Identità Elettronica, inoltre, ha il vantaggio di essere uno strumento valido in tutta Europa: la compatibilità con i passaporti consente infatti di utilizzarla come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen e di accedere ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni e soggetti privati dei vari stati membri dell'Unione Europea.

Come richiederla 

La Cie può essere richiesta e utilizzata anche dai cittadini italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Per fare richiesta ed avere la Cie non vi è bisogno di aspettare la scadenza della vecchia carta ma è sufficiente recarsi presso il proprio Comune dove si potrà avviare la domanda e ritirare il documento o riceverlo direttamente a casa entro sei giorni lavorativi.

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